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Varie

Posted on 01/02/2011 at 15:48 by Alberto Terrile / 3 Comments

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L'Estate raccolta attorno ad un tavolo

Le estati in campagna erano per la mia percezione del mondo adulto così. Parenti seduti ad un tavolo per mangiare o discorrere. Qui c’è mia nonna,mia zia,  mio padre io piccolissimo (3/4 anni) e mio zio.

La luce che imbiancava un cerchio di cemento innanzi casa.  Se pioveva tratteneva l’acqua. Era il mio lago. Avevo un piccolo scavatore giallo con cingoli verde grigio che costeggiava quel lago.Da quel cerchio di cemento  salutai con la mano  mio nonno Alessandro che ripartì  assieme alla nonna Elvezia con la cinquecento per tornare a Genova. A memoria i nonni piemontesi vennero una sola volta in Emilia.

Era l’infanzia educata di un tempo. Mio padre  disse:- C’è una casa  in campagna divisa tra tre famiglie,perché far vacanze altrove? Ciò che poteva sembrare una costrizione o una limitazione per i bimbi d’oggi,viziati di tutto e per tutto, fù per me l’accesso all’amore per la Natura, per l’Emilia Romagna e i suoi monti.

Grazie a mio padre non ho mai avuto una moto ma ho imparato molte cose. La prima fù che :- In casa nostra la corruzione non entra. Onestà tout court. Sincerità per quanto è possibile. Se non avessi respirato l’aria della collina, giocato tra amarene e ciliegie oggi dove sarei?

Sicuramente non qui a scriverne.

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3 Comments

  • utente anonimo

    02/02/2011 - 23:23

    La vita a volte è strana, questo parallelismo tra la mia vita e la tua è stupendo, un'altra aia con un altro tavolo con un altra nonna e altri zii ma stessi posti e ciliegie e amarene come per te, i frutti, gli unici regali per i bimbi di quel tempo. Farebbe bene anche a un sacco di altri bambini che conosco un po' di anni 60 come a quei tempi.
    A Genova è primavera? tra poco c'è Sanremo!

    saluti

    Uccio

    Reply to comment
  • albertoterrile

    03/02/2011 - 10:32

    A genova non è propriamente primavera. Sanremo è un triste rito che di anno in anno mostra la corda….l'industria discografica è….diciamolo una cloaca che sta marcendo e in tal senso non posso che dire, come per l'industria della pubblicità "AVETE AVUTO DECENNI DI GLORIA E DENARO E ORA STATE PLANANDO MISERAMENTE TRA I TANTI SIGNORI NESSUNO CHE CON FATICA ARRIVANO ALLA FINE DEL MESE.MI AUGURO SAPPIATE REGGERE IL PESO DELLA RECESSIONE E LA DISTANZA TRA VOI E I RIFLETTORI MEDIATICI.L'IMPERO SI STA SGRETOLANDO…COME L'ANTICA ROMA.

    Educare tanta gente alle ciliege come premio,alla loro coppia per farsi gli orecchini.Strappate i cellulari di mano ai vostri figli…staccateli dal computer,portateli a fare un bel giro all'aria aperta….quando sarà sbollita la loro rabbia e saranno grandi VI RINGRAZIERANNO…in ogni caso NON FARETE LORO DEL MALE!
    :-)

    Reply to comment
  • maudite

    08/02/2011 - 10:07

    Fortunatamente,  ma soprattutto grazie alla presenza costante dei nonni paterni e materni, posso confermare anch'io quanto sia stato educativo, stimolante e bello, l'aver trascorso le vacanze della propria infanzia in luoghi alienati dalla frenesia e dalle peculiarità tipiche della città come delle località di villeggiatura.

    Vivere la propria infanzia in luoghi dove il superfluo non esiste, ed al contrario la natura riempie ogni centimetro del campo visivo, tattile ed olfattivo, ha contribuito a rendermi la persona che sono oggi.

    Se sono un inguaribile curioso, se ho una certa creatività ed ho apprezzamento per la bellezza in senso armonico, è tutto merito di ciò che ha alimentato la mia mente proprio in quei frangenti.
    Mio nonno Andrea mi racconta spesso dell'estate del 1981, quando, dai lettini del Galliera i dottori invitarono i miei genitori a portarmi via dalla torrida città di Genova, verso mete più miti. Furono proprio i miei nonni ad affittare una casetta in campagna, nei pressi di Ortiglieto, dove venni portato immediatamente e dove poi trascorsi ogni estate dal 1981 sino al 1992.

    Condivido pienamente i tuoi suggerimenti ai genitori di oggi e di un domani. Basta con tecnologia e vizi. Basta con il farsi comandare a bacchetta da figli insaziabili, esaudendo ogni loro singola richiesta motivati dall'idea di non far mancare loro quel che può essere mancato a noi. Se ci si pensasse su qualche minuto, sarebbe evidente che è proprio quel che ci è mancato ad averci reso persone mature, serie, sagge e capaci di sacrifici per gli altri come per noi stessi. E' proprio quella fatica per ottenere qualcosa che ci ha spinti a dare un valore alle cose. Basterebbe soffermarsi un attimo sulle emozioni che affollavano il nostro cuore mentre, immersi nella natura, si cercava di realizzare, per un improbabile animale visitatore notturno, una piccola costruzione, con legni secchi e foglie cadute.

    Anche questo significa disciplina ed educazione: l'orientare il bambino verso ciò che ha vero valore, oltre il termine strettamente commerciale.
    Perchè educare significa amare. Al contrario, viziare spesso significa non avere la voglia di investire il proprio tempo ad educare; e perciò difficilmente può essere una dimostrazione di amore vero.

    Reply to comment

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OGGI 15 SETTEMBRE ALLE ORE 17 - QUARTOPIANETA FEST OGGI 15 SETTEMBRE ALLE ORE 17 - QUARTOPIANETA FESTIVAL 11 EDIZIONE-INDIFFERENZA
 
LE BOTANISTE 1994
 
 
Quando Alberto mi chiese, mesi fa, un contributo per LA LUNGA STRADA DI PER PAOLO PASOLINI pensai a questo lavoro mai esposto ( quindi inedito) del 1994.
 
In 5 immagini sfilano alcune delle mie influenze/suggestioni : CARAVAGGIO, LA PITTURA BAROCCA, DEREK JARMAN , COCTEAU,PASOLINI.
 
Procedo a braccia larghe nella mia esistenza, perchè desidero portar con me chi mi è caro.
 
Vado avanti con AMORE E ENTUSIASMO.
 
Sono trascorsi 28 anni dagli scatti e mi sembra che tutto sia accaduto da poco, qualche mese fa potrei dire...
 
I fatti cronologici della vita dimostrano l'esatto contrario.
 
Non importa, io sono lì in quell' ALLORA come sono QUI oggi .
 
L'entusiasmo tiene a discapito del peggiore momento storico io possa aver infilato ( proprio come un tunnel ) in 61 anni di vita.
 
Nella mia carriera ho esposto prevalentemente in musei o spazi alternativi rispetto alle classiche "gallerie" ( con cui comunque ho avuto e ho rapporti).
 
Con l'ex ospedale psichiatrico ho un rapporto che comincia nel 1988 .
 
Sempre a Quarto tra il 1994 e il 1997 ho realizzato alcuni pezzi del mio work in progress NEL SEGNO DELL'ANGELO.
 
Spero di vedervi A QUARTO/EX OSPEDALE PSICHIATRICO Via Maggio 4 oggi pomeriggio alle 17...
#albertoterrile #albertoterrilefineartphotography #opening #inauguraziome #quartopianetafestival #quartopianetagenova #lebotaniste
LE BOTANISTE GIOVEDI 15 SETTEMBRE ALLE ORE 17 LE BOTANISTE
 
 
GIOVEDI 15 SETTEMBRE ALLE ORE 17 all'EX OSPEDALE PSICHIATRICO DI QUARTO IN VIA GIOVANNI MAGGIO 4, PRESENTERO' UN LAVORO INEDITO
 
LE BOTANISTE 1994 Les Aigues Vives, FR
 
 
Allego un breve estratto dal testo che ho scritto per raccontare il lavoro e il clima in cui vide la luce
 
 
"Scompigliati dal Mistral, con le bocche profumate di anice abitavamo una sorta di magico sogno di mezza estate.
Vivevamo tutti nella tenuta sita nella zona di Aigues-Vives, c'erano pittori, danzatori e coreografi, molti musicisti e un fotografo.
Si parlava prevalentemente il Francese e lo Spagnolo.
La masseria viveva un continuo andirivieni di persone, alcuni si portavano appresso la famiglia. C'erano quindi anche parecchi bambini che divennero ben presto soggetto di molte mie fotografie.
Mangiavamo tutti assieme nel patio di Jackie e Angele, ci scambiavamo esperienze e condividevamo progetti lontani anni luce dalla dimensione attuale così sporca di autoreferenza e traghettata ogni dove da internet.
Ognuno manteneva le sue radici culturali e il suo approccio creativo per arricchire l'altro e mai per scavalcarlo.
Ero stato soprannominato "il piccolo italiano". Sempre pronto a documentare fotograficamente persone, luoghi, eventi o a duettare con il mio set d'armoniche e la voce con i musicisti che passavano di là."
( continua)
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