Varie
Posted on 27/01/2007 at 18:09 by Alberto Terrile
/ 12 Comments
BODEGA BAY/UN AMORE SU MISURA
Da alcune mie immagini delle sessions per DECONSTRUCTION OF A POSTMODERN MUSICIAN di Corrado Rustici è stato tratto un clip, animandole e integrandole con nuove riprese in movimento. Il brano Bodega Bay ove modulo il fischio fa parte della colonna sonora del nuovo film di Renato Pozzetto UN AMORE SU MISURA…..
Buona Visione!!!
Foto: © Alberto Terrile 2006
foto Katrin 2006
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12 Comments
utente anonimo
E’ veramente splendido.
Complimenti.
The2D
gioeco
Sarà il tempo !!!
Ma quando vedo notizie e sento le melodie di Corrado la mia tristezza congenita diventa improvviso serenità cronica.
Cordialmente
Giòeco
gioeco
ehm ehm
correggo
Sarà il tempo !!!
Ma quando leggo notizie e sento melodie di Corrado la mia tristezza congenita diventa improvvisamente serenità cronica.
Cordialmente
Giòeco
albertoterrile
Caro Pin…..ehm uomo bidimensionale…il mio seppia,le atmosfere surreali,il mood sono stati interpretati dal regista che non ho avuto modo di conoscere…. ( ma che ha ricevuto un 40 mie immagini) la sua citazione di Le therapeute di Magritte è indotta….perchè è una delle mie ispirazioni dei miei noti Angeli….ed ecco una pioggia di Corradi con l’ombrello…..
…perchè l’ombrello???Perchè pioveva a Bodega bay quel giorno……e la strada della copertina???Non molto distante da casa di Tom Waits….fatalità Corrado adorava il mood di Mule variations….e lì Waits ha un ombrello….
maudite
Decisamente ricco e intenso. Molto bello.
gioeco
Forse è per quella proprietà che regola le coincidenze della mia vita, fin da piccolo ho sempre amato gli ombrelli ed ascolto/vendo Tom Waits passando attraverso i pensieri generati dalla musica di Corrado.
Strano mondo di certe emozioni che costruiscono il mio tempo, secondo dopo secondo.
Cordialmente
Giòeco
albertoterrile
Le nostre vite sono come un arazzo che vediamo senza percepirne i punti,quando questo accade tutto magicamente assume senso.
Nel mio vivere quindi anche nel fare io lascio sempre libera la mia natura così perfettamente allineata con tutto ciò che non è immediatamente spiegabile…e il risultato parla con una voce vera, la stessa con cui scrivo….che spesso tocca molti.
Quanti mi adoperano per lavoro, spesso non sanno cogliere quest’aspetto occulto così importante del mio essere, omologandomi con altrettanti fornitori di figure&figurine, più belle,meno belle.
Oggi che ho preso coscienza di cosa produco,del come…..tanto quanto dei modi in cui insegno, non ho timore di dire che sono stato spesso sottovalutato dal business e da quanti utilizzando le mie immagini hanno fatto di tutto per farmi sentire “uno dei tanti” ma non è così ed oggi sono felice d’esser apprezzato da tante persone senza nomi altisonanti come da poeti,registi,e cattedratici……
Non ho mai aperto una porta che non fosse la mia…..ho pazientato e paziento quando “la porta non si apre”….segno che non è per me….
gioeco
Anche se già so che alcune porte non potranno aprirsi mai avrò dalla mia il fatto di averci almeno provato.
“C’è gente che ama mille cose” e nel mio caso amo mille melodie non senza rischiare di perdermi tutte le volte che le ascolto.
Forse perchè segno tangibile del mio percepire la vita che scorre dentro.
Cordialmente
Giòeco
gioeco
Posso farti una domanda ?
Com’è l’America ?
Cordialmente
Giòeco
albertoterrile
Gioeco…..sono stato a NYC e San Francisco per un totale di 20 giorni,pochi per dire COME E’ L’AMERICA.
Prendendola come fosse una domanda per passare alla successiva direi….e qui scoperchio la pentola di acqua calda…
… è più in superfice, rispetto all’Europa….ma l’Europa oggi non è più quella di T Mann,J.Donne,H.Hesse etc….prendiamone atto.
Questa differenza è ravvisabile ad esempio nella ricetta L.Reed: tre accordi e il cantare la Grande Mela e chi la popola….ma sempre quei tre accordi….
J.Cash……il tumb tumb tumb….
Ferlinghetti che compone con Eliot in testa……
Se prendi Alchemy della Third Ear Band t’accorgi che non sarebbe potuto nascere in America………
Passiamo alla domanda di riserva…
contrabbubis
Ho avuto la stessa impressione a S.Francisco e un pò meno a Los Angeles, che è + popolare in molte sue parti. Ma una cosa che mi ha impressionato molto a S. Francisco è stato l’avvertire la presenza degli indiani nativi sotterrati dal cemento e dalla pseudo imitazione-mitizzazione della cultura europea, im-portata dai primi colonizzatori e devastatori, come esiliati in una terra vergine. E’ come una cultura di superficie, in un posto, S. francisco, dove i ricchi girano in Limousine e tante persone comuni come noi alla sera alle 22, quando chiudono i megozi, vanno a dormire davanti alle vetrine, perchè da un giorno all’altro sono rimasti senza tetto (ma tantissimi ne ho visti, e mi hanno detto che alcuni addirittura hanno il recapito postale nell’androne del negozio dove dormono nei cartoni…).
Un posto dalle mille contraddizioni, con quartieri blindati dai controlli della polizia, e case affacciate sull’oceano con i daini in giardino…Questo ho visto io li in America.
E poi, mio caro Alberto, ti voglio dire che questo lavoro tuo e di Corrado è molto bello e, come dire, sereno, si, mi trasmette una dolce gioia serena. Siete davvero belli dentro e si vede e si sente. Chissà un giorno…ti abbraccio
gioeco
Non mi vengono domande di riserva.
E’ grave ?
Io per non avere delusioni durante la scoperta dei luoghi viaggio molto nell’immaginazione.
Mi aiuta a rendere fantastico qualsiasi luogo distante.
Cordialmente
Giòeco