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Varie

Posted on 29/01/2007 at 17:53 by Alberto Terrile / 18 Comments


Foto: © Alberto Terrile 2006  La stanza in silenzio

IN SILENZIO

Quanti mi conoscono probabilmente stentano a credere quanto io ami star da solo  nel silenzio. La città in questo senso non offre grandi opportunità, colma di sirene, di frenate, di urla.
Martedì scorso dopo una lezione dalla foniatra risalendo il centro storico alla volta del Carlo (In) Felice sono entrato nella chiesa di San Matteo….mi sono seduto, solo,nella penombra ed ho assaporato il silenzio.
Quel luogo riusciva a tenere a distanza il suono della città, ed io, sorta di nota un po’ sghemba ho assorbito  la quiete stemperandomi per dieci minuti nel silenzio.

Pochi minuti dopo innanzi a chi mi parlava di lavoro, di budget stracciati dalla finanziaria,di contratti a termine non ho potuto che sorridere…..ero riuscito per pochi istanti in quel silenzio a comprendere “come e dove sto bene”….il resto, quello che comunemente chiamiamo mondo appariva per quel che è… una triste operetta del vivere, una recita stentata scandita dai ritmi della produzione, del lavoro,del denaro.

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18 Comments

  • willa

    29/01/2007 - 18:22

    Sai a me quando succede? le sere d’estate, quando finalmente il caldo mi permette di stare sul dondolo sul terrazzo in cima al tetto di casa mia :-) una serie di candele x illuminare il diario che scrivo, e il silenzio naturale della notte :-) solo emozioni visive, le stelle, gli aerei, la luna…… e ogni tanto il saluto di un cane che abbaia :-)

    E’ un altro silenzio, quello delle chiese lo conosco bene e l’ho amato tanto, ma qui nella mia città posacenere, ahimè, non c’è questa magia…. e soprattutto fanno “orari d’ufficio”, così in pausa pranzo l’unica mecca del popolo delle segretarie è la libreria !!! rido! altro silenzio, anche lì :-)

    ….. è tanto che ti seguo, ma solo ora ho trovato il coraggio di lasciarti un commento :-) il tuo blog è…. ascoltarti in silenzio :-)

    Un abbraccio, e grazie, Willa

    Reply to comment
  • utente anonimo

    29/01/2007 - 18:57

    per la prima volta mi intruffolo in un blog…. chissà se ne sono capace….

    quando a ottobre ho assistito alla prima lezione del tuo corso base, ho sentito da te esattamente le cose che avrei voluto sentirmi dire e mi sono convinta: avrei seguito il tuo corso! non tanto x apprendere la tecnica (di cui ero e sono tuttora profana), ma per provare ad avvicinarmi alla realtà in modo diverso, per scostarmi dalla mia visione sempre troppo razionale (sono una matematica!), per cogliere il bello anche nelle piccole cose quotidiane, come fare la spesa o sfrecciare in scooter x andare in ufficio, ecc…. probabilmente vivo un periodo di intolleranza verso la routine quotidiana e sono attratta da tutto ciò che mi permette di divagare dalla stessa. Ho incominciato con lo yoga 5 anni fa, lì io trovo il mio SILENZIO, quelle 2 ore la settimana sono intoccabili, spengo il cellulare e cerco di staccare la spina anche da tutto il resto. anche il corso di fotografia lo vivo in quel senso… e leggendo il tuo blog apprezzo molto le tue rilessioni un pò filosofiche, che spesso mi trovano in sintonia…

    insomma yoga e fotografia possono avere qualcosa in comune? x me in questo momento sì.

    ciao!

    serenella

    Reply to comment
  • albertoterrile

    29/01/2007 - 19:35

    Grazie Willa e Serenella.

    C’è bisogno di questi spazi nei quali il vuoto si fà pieno e viceversa. Il pudore (mammamia che termine…) di Willa mi confonde, spero la mia scrittura non incuta timore perchè in tutto cerco la complicità del prossimo,lo sà bene ad esempio Serenella che frequenta un mio corso….cerco di avvicinare e non mettere distanza. Però, sempre riferito a Willa, se da un lato hai aspettato tanto prima di scrivere, forse è perchè oggi hai sentito più affinità con queste righe. La città posacenere è una bella immagine….e mi domando quale è il suo nome più noto.Grazie perchè mi leggi.

    A Serenella invece dico che lo Yoga per certo è il luogo nel quale tutto il non necessario resta fuori (se fai caso io uso quest’espressione spesso per definire lo SPAZIO DELLA FOTOGRAFIA)…a volte parliamo di discipline,di tecniche,che paiono diverse le une dalle altre. E’ il nostro tendere verso un punto che ci accomuna, poi ognuno và in quella direzione col suo tempo, con le sue modalità,con le sue energie.

    Grazie a te Serenella quindi.

    Reply to comment
  • respiromare

    30/01/2007 - 01:14

    Caro Alberto,

    una triste operetta del vivere…

    Da stracciare. E per fortuna che esiste il silenzio. Di San Matteo e delle onde.

    Reply to comment
  • utente anonimo

    30/01/2007 - 14:53

    …se sapessi che silenzio c’è qui, dove vivo io… ogni momento della giornata è buono per appollaiarsi sul davanzale della mia immensa finestra e far finta di gettarsi nel vuoto del paesaggio e anche nei pensieri più leggeri e piacevoli…

    “E IL NAUFRAGAR M’E’ DOLCE IN QUESTO MARE”…

    Reply to comment
  • utente anonimo

    30/01/2007 - 16:14

    A volte siamo talmente presi dalla nostra frenesia che non riusciamo nemmeno a renderci conto quanto sia per noi necessario spegnere la testa ed accendere il cuore. Anche solo per un istante.

    The2D

    Reply to comment
  • utente anonimo

    30/01/2007 - 16:48

    idem, “come e dove sto bene”

    proprio stamattina ho fatto la stessa cosa ( e anche di me stentano a credere quanto ami stare in silenzio…e in penombra, quasi nascosta, a volte )

    un bacio

    mariatelodicevo

    Reply to comment
  • contrabbubis

    30/01/2007 - 21:13

    …San Matteo…guarda il caso….sono li con te mille angeli nel silenzio che guardano il cielo e ti sorridono benevoli, suggerendoti un passo ed una visione, un suono del silenzio che è il loro linguaggio, la nostra guida, il nostro coraggio di guardare avanti e scorgere una nuova via del cuore.

    Sto lavorando sodo dalle 7 di stamattina su quella strada che abbiamo iniziato insieme e segnandone il tracciato passo passo, con cura, attenzione e meraviglia.

    Reply to comment
  • utente anonimo

    31/01/2007 - 10:43

    Abito a Ranocchio, navigo per caso e da poco nel tuo bel sito dal passero stecchito, non ti conosco personalmente; non importa, mi piacciono le tue foto e le tue parole. Il silenzio qui è tanto, la grande montagna (Cimone), ora bianca, dà sicurezza. Alla lunga in queste solitudini il silenzio può diventare un urlo. Ciao e grazie. Giuliana

    Reply to comment
  • suryamukhi

    31/01/2007 - 12:45

    Il silenzio è d’oro…vecchio detto popolare dei nonni (il mio nonno me lo diceva sempre sempre)…

    Lì io mi trovo sempre, quando pratico yoga, quando mi soffermo a guardare un panorama lontana dalla caotica città, quando dedico alcune ore della sera alla meditazione…nel silenzio trovo l’Armonia con l’universo.

    E questa foto, Alberto, rende benissimo le parole di tutti quelli che qui hanno commentato.

    Reply to comment
  • albertoterrile

    31/01/2007 - 13:40

    Cara Giuliana…..Ranocchio,il Cimone,sfondi una porta aperta…..perchè mia nonna è di Iola di Montese e lì io mi nascondo appena posso a finire lavori e a respirare…..comprendo la questione dell’urlo….

    a presto

    :)

    Reply to comment
  • utente anonimo

    01/02/2007 - 11:40

    TRA POCO SARA’ SERA NUOVAMENTE

    IL TUO VISO SI SPOGLIERA’ DELLE

    FACCE CHE ANCHE OGGI HA INDOSSATO

    I TUOI NERVI TESI, SI QUIETERANNO

    PER POCHE ORE ALMENO, E SAREMO SOLI

    COMUNQUE VITTIME DI NOI STESSI

    SAREMO OSTAGGI PER UN PO’ D’AMORE

    DI ATTIMI CHE NON DI RIPETONO

    DI SGUARDI, DI GELOSIE

    DI VOGLIE CHE SI CONSUMANO

    DI NIENTE

    DI TEMPO

    Fexter. Ciao it

    Reply to comment
  • utente anonimo

    01/02/2007 - 11:48

    COME IN UN TEMPO

    Fredda, livida, buia

    Nasceva l’alba……

    Come a presagire

    Un susseguirsi d’inquietudini

    Tutto scorreva…..ma lento

    L’acqua era torbida….

    Non riuscivo a vedere il fondo

    Ma ne respiravo la profondità

    Poi come spesso mi accade

    Tutto si bloccò…..

    A me ora pare di ricordare

    Come in un tempo

    Vissuto chissà quando

    Volti conosciuti, dolori annunciati

    Conforti forzati, inviti meschini

    E questo inchiostro

    Con il quale sto sporcando

    In coscienza mi riporta.

    FEXTER. Ciao grande it.

    Reply to comment
  • maudite

    01/02/2007 - 18:02

    complimenti Fester… hai parole che scendono nei respiri… dal retrogusto di emozioni difficili, vissute vividamente e con estrema umanità. Ed è vivere, leggerti.

    Sinceramente.

    Reply to comment
  • gioeco

    01/02/2007 - 21:48

    Ad ogni blog il suo poeta.

    Cordialmente

    Giòeco

    Reply to comment
  • 2calzelunghe

    02/02/2007 - 09:33

    Ti lascio anch’io il mio saluto. Ciao!

    Reply to comment
  • biondograno

    02/02/2007 - 11:59

    se non potessimo ogni tanto isolarci nel “nostrosilenzio” penso che non potremmo sopravvivere in questo mondo nuovo che abitiamo..

    e poi se entri nel silenzio dell’anima..allora hai fatto davvero un viaggio “diverso”…

    un abbraccio…

    Reply to comment
  • albertoterrile

    02/02/2007 - 13:07

    Il silenzio dell’anima è un luogo verso cui tendo e guardo!

    Reply to comment

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OGGI 15 SETTEMBRE ALLE ORE 17 - QUARTOPIANETA FEST OGGI 15 SETTEMBRE ALLE ORE 17 - QUARTOPIANETA FESTIVAL 11 EDIZIONE-INDIFFERENZA
 
LE BOTANISTE 1994
 
 
Quando Alberto mi chiese, mesi fa, un contributo per LA LUNGA STRADA DI PER PAOLO PASOLINI pensai a questo lavoro mai esposto ( quindi inedito) del 1994.
 
In 5 immagini sfilano alcune delle mie influenze/suggestioni : CARAVAGGIO, LA PITTURA BAROCCA, DEREK JARMAN , COCTEAU,PASOLINI.
 
Procedo a braccia larghe nella mia esistenza, perchè desidero portar con me chi mi è caro.
 
Vado avanti con AMORE E ENTUSIASMO.
 
Sono trascorsi 28 anni dagli scatti e mi sembra che tutto sia accaduto da poco, qualche mese fa potrei dire...
 
I fatti cronologici della vita dimostrano l'esatto contrario.
 
Non importa, io sono lì in quell' ALLORA come sono QUI oggi .
 
L'entusiasmo tiene a discapito del peggiore momento storico io possa aver infilato ( proprio come un tunnel ) in 61 anni di vita.
 
Nella mia carriera ho esposto prevalentemente in musei o spazi alternativi rispetto alle classiche "gallerie" ( con cui comunque ho avuto e ho rapporti).
 
Con l'ex ospedale psichiatrico ho un rapporto che comincia nel 1988 .
 
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Spero di vedervi A QUARTO/EX OSPEDALE PSICHIATRICO Via Maggio 4 oggi pomeriggio alle 17...
#albertoterrile #albertoterrilefineartphotography #opening #inauguraziome #quartopianetafestival #quartopianetagenova #lebotaniste
LE BOTANISTE GIOVEDI 15 SETTEMBRE ALLE ORE 17 LE BOTANISTE
 
 
GIOVEDI 15 SETTEMBRE ALLE ORE 17 all'EX OSPEDALE PSICHIATRICO DI QUARTO IN VIA GIOVANNI MAGGIO 4, PRESENTERO' UN LAVORO INEDITO
 
LE BOTANISTE 1994 Les Aigues Vives, FR
 
 
Allego un breve estratto dal testo che ho scritto per raccontare il lavoro e il clima in cui vide la luce
 
 
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Vivevamo tutti nella tenuta sita nella zona di Aigues-Vives, c'erano pittori, danzatori e coreografi, molti musicisti e un fotografo.
Si parlava prevalentemente il Francese e lo Spagnolo.
La masseria viveva un continuo andirivieni di persone, alcuni si portavano appresso la famiglia. C'erano quindi anche parecchi bambini che divennero ben presto soggetto di molte mie fotografie.
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La ragazza esiste. Oggi è una donna, una mamma.
La stampella apparteneva a mia zia Elena scomparsa da tempo.

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