mitografia del quotidiano
P U N K
William Shakespeare si servì del termine “punke” come sinonimo di “feccia”. Il primo uso del termine “punk rock” risale al Chicago Tribune del 22 marzo 1970, quando un album del cantante Ed Sanders venne definito di “punk rock-redneck sentimentality”. Ho ritratto Ed Sanders, cantante e poeta il 3 Luglio 2001 , abbiamo parlato un poco di poesia e dei Fugs.
Per me, ragazzo di 15 anni nel 1976, Punk fu sostanzialmente la somma di 2 parole : EVERSIONE E DELUSIONE.
La propensione al vendersi trasformò il punk da subcultura a moda; Johnny Rotten, leader dei Sex Pistols disse :- «Il punk e i Sex Pistols erano la rivoluzione, un pugno in faccia all’ammuffita società inglese, ma è durato troppo poco. Poi ha vinto il marketing, tutto il fenomeno punk si è trasformato in una farsa modaiola».
Non ho ritratto J Rotten ma, sempre nel 2001, Richard Hell una delle figure iconiche del punk made in USA. Per alcuni, se una tale definizione può aver senso, è uno degli “inventori del punk”, per certo il suo look fatto di capelli sparati, spille da balia e abiti stracciati colpì molto Malcolm McLaren che lo importò in Gran Bretagna, dove lo lanciò tramite la boutique che aveva con la moglie e stilista Vivienne Westwood, trasformandolo in una sorta di look d’ordinanza per la nascente ondata punk rock.
Oggi Ed Sanders ha 80 anni, Richard Hell quasi 70 e io 58. Siamo tutti più vecchi eppure costantemente occupati a far LA PROPRIA POESIA. CIO CHE LA PAROLA DICE, L’ IMMAGINE CE LO MOSTRA SILENZIOSAMENTE!
E’ finito il tempo di vomitare, mandare tutti in culo col dito in modalità FUCK. Perché riesumare un tempo ormai morto che sta nella formaldeide delle piattaforme digitali e nei costosi remasters di vinili da 180 grammi ? A quel tempo un grammo era la dose che poteva spedirti dritto in cielo invece è bello essere ancora un po’ qui…
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