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Varie

Posted on 19/04/2008 at 20:49 by Alberto Terrile / 6 Comments

STAGIONI

Coppie di amanti bisbigliano in campi di grano
sembra un ritmo nel calare della sera.

…è il ricordo di  giovani estati
 
Oggi quelle stagioni
bruciano
come ragadi al cuore.

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6 Comments

  • harambee

    20/04/2008 - 01:26

    il fuoco

    sacro

    non

    ha

    stagione

    :-)

    Reply to comment
  • utente anonimo

    22/04/2008 - 13:49

    bellissimo ” come ragadi al cuore “..

    come stai giampino ?

    ti ho pensato, ero a genova, ma talmente assorbita dai mugugni della nostra città-madre-parente che non t’ho chiamato, sei guarito?

    Io quelle ragadi ce l’ho ormai talmente profonde che fungono da sentiero nel mio muscolo cardiaco..

    mariatelodicevo

    Reply to comment
  • albertoterrile

    23/04/2008 - 06:18

    Cara Maria,

    chiedi come sto, ma dovrebbe essere il contrario.Oggi forse ci si sente così mi dici meglio di queste nuove suppposizioni mediche circa la tua salute.

    Il giorno in cui s’aprirà il mio “pentolone” credo che sarà un bel casino, perchè se è vero che “somatizziamo” non m’aspetto per certo di percorrere un viale tra filari di fiori bianchi….la mia energia è di nervi sai?Un giorno finirà.

    L’essere umano è incapace di vegliare sulla “creazione” di cui è parte. Mi sento giardiniere inesperto….i miei bocci parevano un buon innesto….ma manca sempre qualcosa alla terra….a volte azoto, altre invece l’acqua. Non sono un buon custode di me stesso e ne sono conscio. Il vento soffia e scompiglia le carte…

    …a volte credi di edificare, compi il gesto ma poi t’accorgi che il suolo “non è pari” come diceva mia nonna ( non è a livello, piatto…in bolla…) ed ora la costruzione pende: i piatti scivolano dal tavolo, cadono e il cibo si sparge a terra. Chi siede alla mensa deve raddrizzare l’orizzonte piegando verso l’altro lato…per compensare ed io non posso obbligare chi invito da me a stare metaforicamente storto. Non posso deformare la postura altrui perchè è storto il mio mondo.

    Allora che fai? Ti ritiri…cerchi solitudine e “ricordi il bisbigliare che s’alza dai campi l’estate”…perchè è nella mia natura farlo.

    Come mitografo istantaneo attraverso l’inquadratura assegno “il mio ordine” alle cose del mondo” consegnando il veduto al racconto…. questo ho scritto circa il mio modo a procedere…questo è anche l’ingrediente del mio vivere… MI RACCONTO E FACCIO UN RACCONTO DI TUTTO CIO’ CHE SUCCEDE…mitografia del quotidiano, perchè in fin dei conti non ho mai amato troppo “l’ordine naturale delle cose” e con i balocchi del pensiero l’ho alterato e deformato…poi pago rientrando alla realtà, prendendo distanza dal sogno e….s’apre il tempo del ricordo e allora senti che il torrente che scende a valle s’ingrossa e diventa fiume. L’acqua trasporta i ciotoli, li fà sbattere su ciò che incontra…crea schizzi che se visti controluce paiono schegge di gemme….ma è solo acqua, che bagna le vesti, così come le lacrime che rigano il volto.

    Reply to comment
  • utente anonimo

    23/04/2008 - 09:37

    ecco..forse anchio non sono mai stata “in bolla ”

    :-)

    ti adoro giampino, che te lo dico a fà!!

    mariatelodicevo

    Reply to comment
  • gioeco

    24/04/2008 - 09:58

    In effetti quel “come ragadi al cuore” è bello ma mi fa anche senso e forse sta qui il motivo del suo utilizzo ;+))

    Del resto mutui una parola spesso utilizzata e tenuta nascosta nelle parti basse ;+))))

    Quando scrivi:

    “poi t’accorgi che il suolo “non è pari” come diceva mia nonna ( non è a livello, piatto…in bolla…) ed ora la costruzione pende: i piatti scivolano dal tavolo, cadono e il cibo si sparge a terra. Chi siede alla mensa deve raddrizzare l’orizzonte piegando verso l’altro lato…per compensare ed io non posso obbligare chi invito da me a stare metaforicamente storto. Non posso deformare la postura altrui perchè è storto il mio mondo.”

    Tutto sta a scegliere piatti infrangibili e se sono introvabili va da sè che nessuno ci può impedire di costruirli.

    E poi vogliamo mettere la leggerezza nella caduta dei piatti di plastica.

    Piatti che potrebbero essere tranquillamente espressione di un sentire che non si rompe mai ma a torto o ragione si ripercuote dentro l’animo.

    Cade, si fa raccogliere, si taglia e se sì ti può anche ferire ma, ancor più, non è biodegradabile.

    Del cibo ?

    Ma “chissenefrega” cotto un cibo se ne può cuocere benissimo un altro ;+))

    Quando il tavolo non si pareggia col pavimento ringrazio d’aver conosciuto i pregi di una “zeppa”.

    E se posso dirti tutto, caro Alberto, le zeppe possono tranquillamente e metaforicamente essere tutte quelle persone che hanno piacere di condividere e condividersi, magari firmandosi, in segno di stima ed affetto.

    A dire il vero mi porto sempre dietro nella tasca dei pezzetti di carta.

    Quei pezzetti di carta che non ho il coraggio di buttare per terra solo perchè non c’è in giro nemmeno un cestino.

    Anche quei pezzettini in fondo, nel mondo storto in cui viviamo possono ritornare utili per tentare di raddrizzare ciò che anche solo apparentemente può apparirci tutt’altro che dritto.

    Quanto all’orizzonte si può sempre farne una fotografia per poi trasformarla in quadro, appenderla e “taroccare” la pendenza che potrebbe anche essere aggiustata a monte mettendo una “zeppa” sotto la casa.

    Non so se hai fatto caso mai che nei film di batman, i cattivi hanno sempre l’inquadratura in pendenza.

    C’è un di più….. la pendenza è verso il basso….

    Automaticamente ti posso escludere il fatto che tu sia un cattivo in questo tuo naturale pendere….

    Probabilmente non te ne rendi conto ma tranquillamente e con certezza matematica ti posso dire che le tue scene pendono sempre verso l’alto ;+))

    Cordial-mente

    Giovanni

    Reply to comment
  • utente anonimo

    27/04/2008 - 16:08

    beh che dire? mitico Gioeco..da domani piatti di carta a manetta che fluttuano disegnando ghirigori davanti ai nostri occhi stupìti di fronte a tanta grazia!

    mariatelodicevo

    :-)

    Reply to comment

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COSA CI TROVI? Da 62 anni vado in una zona dell COSA CI TROVI?

Da 62 anni vado in una zona dell'Appennino, mia nonna era di Iola di Montese (MO).

Mi sono venuti a trovare molti amici, alcuni li ho portati in giro a far foto o semplicemente a guardare cose...

Quelli che restavano a Genova e partivano per altri lidi, spesso esotici mi ripetevano...ma è bello? Cosa ci trovi?

Ho sempre detto che vedo quei posti più belli di quel che sono perché ho amore per le mie radici.

...comunque....


ps un signore un giorno dell'estate 2023 mi disse, faccia giusto ancora 500 metri....vedrà che VISTA.

#albertoterrile #albertoterrilefineartphotography #landscape #paesaggio #belvedere #appenninotoscoemiliano #sky #inalto #mylife #estate2023
GIULIANO MONTALDO Genova, 22 febbraio 1930 – GIULIANO MONTALDO

Genova, 22 febbraio 1930 – Roma, 6 settembre 2023)

Anche Giuliano Montaldo ha preso congedo dal Pianeta Terra. 

Una delle persone più gentili (e profonde) che mi sia capitato di fotografare.

Amo questo ritratto per la meravigliosa relazione instauratasi tra “soggetto fotografante e soggetto fotografato”

Adoro guardare le persone da vicino, specie quando ti donano il loro sguardo sapendo cosa, quegli occhi hanno visto.


#albertoterrile #albertoterrilefineartphotography #giulianomontaldo #giulianomontaldo🔝❤ #giulianomontaldo🎥 #ritratto #closedportrait #bellissimapersona #cinema #filmdirector
RIENTRANDO Un pomeriggio d’estate rientrando a RIENTRANDO

Un pomeriggio d’estate rientrando a casa…
#albertoterrile #albertoterrilefineartphotography #landscape #nature #paleoliche #appenninotoscoemiliano #bw #darksky
VICINO AL CIELO Mia madre ha trascorso gli ult VICINO AL CIELO 

Mia madre ha trascorso gli ultimi mesi di vita abbracciata ai suoi vuoti.
Lo sguardo aveva perso luce, seduta in sala guardava le tortore che avevano fatto un nido sul terrazzo.

Un mese l'anno lo trascorro su una casa sull' albero .
Volevo star distante da terra e più vicino al cielo.

Molte delle cose che purtroppo non mi piacciono da sempre sono in terra.

In terra agisco da 62 anni : fotografo, insegno, vivo.

Ho delle idee, delle fantasie su un mondo ideale e difficilmente realizzabile ma non mi lascio scoraggiare.

Dopo infiniti dolori custoditi nel palmo delle mani ho scelto di tornare in AZIONE.

Ai luoghi del cuore ho dedicato la ripresa di un vecchio progetto I VOLTI DELL'APPENNINO 
https://www.albertoterrile.it/i-volti-dellappennino/
https://www.albertoterrile.it/un-ritratto-da-riva-di.../
https://www.albertoterrile.it/i-volti-dell-appennino.../
https://www.albertoterrile.it/38858-2/

Se avrò salute, se avrò tempo continuerò a fare il mio lavoro ricordandomi che dagli ANGELI in poi https://www.albertoterrile.it/tutti-gli-angeli-con.../

...mi piace star più vicino al Cielo.

La mia professoressa di LATINO alle medie mi riprendeva sempre così :-
Terrile, vuoi stare attento a lezione? Sei sempre con la testa FRA LE NUVOLE.

Il mio progetto di VITA ha radici molto antiche...

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