Varie
Foto: © Alberto Terrile2007 12 aprile
RI –DIMENSIONAR- MI
Ieri prima di rientrare mi sono regalato una passeggiata in perfetta solitudine. Ho guardato le cose del mondo dandogli se possibile la giusta dimensione. Oggi misuriamo tutto e lo rapportiamo in modo sbagliato. La Natura è la mia via per la comprensione di molte cose e l’apparecchio fotografico è il mezzo che adopero per chiarirmi certi pensieri.
Non sono ricco, ma devo riconoscere che la fotografia è divenuta mezzo di sostentamento di lavoro in seconda battuta . Fatico nel vivere questi due istanze in perfetto equilibrio, perché spesso il mondo dell’uomo al quale appartengo mi chiama con un nome ed un cognome e delle aspettative che sinceramente spesso mi dolgono.
Sono capace di grandi aperture e slanci, ma ho necessità di raccogliermi sempre più sovente per misurare quanto piccolo sia ciò che a volte credo grande.
Non sono ricco, ma devo riconoscere che la fotografia è divenuta mezzo di sostentamento di lavoro in seconda battuta . Fatico nel vivere questi due istanze in perfetto equilibrio, perché spesso il mondo dell’uomo al quale appartengo mi chiama con un nome ed un cognome e delle aspettative che sinceramente spesso mi dolgono.
Sono capace di grandi aperture e slanci, ma ho necessità di raccogliermi sempre più sovente per misurare quanto piccolo sia ciò che a volte credo grande.
8 Comments
willa
Ciò che “sentiamo” piccolo o grande, è condizionato dall’emozione che ci da…. :-)
E il mondo degli uomini, difficilmente riesce a percepire gli altri lontano dal proprio ego e dalle proprie aspettative! :-)
Per questo, mi chiamano Mowgly, che viveva nella giungla e non riusciva a stare nel villaggio degli uomini :-)
Un abbraccio, Will
suryamukhi
La natura è il metro di misura più veritiero che io conosco.
E spesso mi sperdo in essa…
utente anonimo
…eh! come ti capisco… fortunatamente ho cambiato casa, ma il posto è sempre simile alla mia vecchia mansion…prati,colline, aperta campagna, polline che vola come spiriti nell’aria, vento tiepido e carezzevole, e il mio bimbo che sorride ai primi raggi del sole…
ma a che cacchio serve la città???
Ps-devo tornare a fotografare al più presto…altrimenti cosa mi ricorderò poi?
un forte abbraccio
respiromare
La giusta dimensione, appunto. E non svirgolo nel dirti che, per la prima volta, ho guardato parte del tuo sito e vi ho trovato dei capolavori che non conoscevo.
Questa è la loro giusta diimensione. Chapeau.
gioeco
La giusta dimensione si esprime attraverso la grandezza dell’animo che la sa cogliere.
Altrimenti, affidata alla distrazione dell’incessante vivere potrebbe anche rischiare di non esistere, di non esser riconosciuta.
Giòeco
Pralina
Ogni tanto passo e mi perdo nelle tue immagini-parole. Un bacio.
lacolf
sono andata e le tue foto sono diverse da tutte le altre, che invece sono più vicine al modo di fare fotografia in quegli anni, se non ricordo male… ho spesso la memoria che va e viene, spero di non scrivere scemenze…
hai un buon modo di vedere ciò che ti circonda, un modo che a me piace molto :-)))
a presto
albertoterrile
Cara LACOLF …infatti non scrivi scemenze,a quel tempo risentivo della composizione che mi restava addosso dagli studi d’arte come dal desiderio di verificare nuove istanze, presto abbandonate,se penso al colore….io tendo alla levità, al nitore dell’immagine e non al sovraccarico semantico….erano anni intensi i 70, ma anche molto cupi….e non è stato semplice nel decennio successivo per me lavorare solo in bianco e nero ( gli anni 80 sono IL COLORE) cercando di capire quel senso di aria attorno che avvertivo e che divverrà nei primi 90 Angeli il mio lavoro più noto. Lì affermo me come individuo….e alzo la voce con tanta poesia raccontando gli Angeli come uomini (l’individuo contro la massa e la collettività) mostrandone tutto l’umano dolore, in volti seri e gesti intensi….anche per questo mio germinar di cose ancora non dette trovi differenti quelle immagini in mostra.
:)