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Varie

Posted on 09/02/2007 at 12:34 by Alberto Terrile / 14 Comments


Foto: © Alberto Terrile 2007…….ieri ore 19,50 durante l’esercitazione fotografica

LA CREATIVITA’ E’ UN PATRIMONIO DELL’UOMO E VA DATA ALL’UOMO

Ieri sera è terminata la sessione di due giornate di nudo con la modella al corso DAI SALI D’ARGENTO AI PIXELS. Oltre 45 allievi si sono alternati in 4 turni per capire, ancor prima di fotografare le possibilità espressive del corpo  e l’utilizzo di diversi fonti luminose. Singolare che ad un corso base si finisca a lavorare con luci soffuse e bassissime obbligando a tempi di posa come il quarto e il mezzo secondo. Non ho detto nulla ma ho pensato mentre continuavano a ridurre l’intensità luminosa alla magia che sprigionava la luce candela utilizzata da Vittorio Storaro per Barry Lindon, poi per un attimo ho realizzato che loro non avevano seguito la mia lezione su Sven Nykvist direttore della fotografia tra i più grandi al mondo, partner ideale di Ingmar Bergman…..quella lezione era per il corso avanzato I CANTIERI DELL’IMMAGINARIO….ma evidentemente certe suggestioni, passano anche attraverso altre conversazioni fatte.

Da alcuni anni tengo dei corsi “Base” e m’accorgo di come la gente abbia bisogno di avvicinarsi alla fotografia come mezzo per comprendere meglio sé e il reale . Prendo atto delle istanze creative che nascono, del come siano  anche loro stufi degli stereotipi che vengono proposti…..modelli incapaci di farsi figure archetipo. 

Chi malignando dice che io abbia molti iscritti perché il prezzo del corso di 4 mesi è basso (250 euro) ragiona con la logica del calcolo e del profitto, non capisce che un corso propedeutico, d’avvicinamento alla fotografia debba essere alla portata di tutti: studenti, operai,liberi professionisti etc. Chi mi legge conosce le mie esternazioni verso il potere politico, verso i colori  (l’intero spettro) che lo rappresentano e del come  si parli troppo della gente, del volere andare loro incontro con leggi e decreti che li rispettino…..ma poi tutto cade nel nulla.La gente è scontenta…..da anni,tanti,forse troppi.
Nel mio piccolo e senza pretesa alcuna di voler dare esempi o tracciare una linea ideologica che mi è propria per educazione, metto in pratica un credo : LA CREATIVITA’ E’ UN PATRIMONIO DELL’UOMO E VA DATA ALL’UOMO….pertanto mi adopro per questo investendo tempo,energie e diciamolo anche la salute.
La mia gioia è vedere l’avvocato sdraiato per terra a fotografare di fianco alla ragazza del centro sociale, l’idraulico spalla a spalla con  la mamma e con la commercialista….è qualcosa che le parole non possono esprimere……

 

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14 Comments

  • Englad

    09/02/2007 - 13:53

    ..osservare i tratti di luce che disegnano i contorni, perdersi nei partoclorai per ritrovarne un nuovo insieme…oggi è un giorno strano, ho i ricordi di quando in aula con un cavalletto davanti provavo a ritrarre la modella. Grazie per questo tuffo nell’incoscio.

    Reply to comment
  • albertoterrile

    09/02/2007 - 14:16

    Parli a tanti e anche a me…..che disegnavo la modella prima al Liceo Artistico e poi all’Accademia….dati comuni per il rispettivo inconscio!

    Reply to comment
  • willa

    09/02/2007 - 19:08

    Siamo in tre…. :-) al Liceo Artistico, cercavo nelle luci filtranti i tagli fotografici, e spesso venivo ripresa perchè nei miei disegni c’era “un particolare” a fuoco e il resto abbozzato…. ;)

    Però, il mio modello (avevamo un uomo, non una donna) era contento dei miei disegni :)

    Liceo artistico, che passione!

    Un bacio, Will

    Reply to comment
  • utente anonimo

    09/02/2007 - 20:56

    grande serata ;-) Bell’energia come al slito. Prima volta davanti a un nudo… se passi sul blog ci sono un po di risultati ;-)

    Cent

    Reply to comment
  • utente anonimo

    09/02/2007 - 22:37

    Che dire ,grazie.

    Grazie per aver permesso questa esperienza , per me nuova ed interessante. Ho avuto stimoli nelle tue lezioni che pensavo sopiti ,o persi chissà dove.

    PM

    Reply to comment
  • utente anonimo

    09/02/2007 - 22:55

    Sottoscrivo, un’esperienza nuova ed interessante…

    Roberto

    P.S.

    Belin, la fotografia di Barry Lyndon non è di Storaro, è di John Alcott!

    Reply to comment
  • gioeco

    10/02/2007 - 01:02

    Sono qui, seduto e me ne resto a leggere, con le labbra appena appena socchiuse.

    Stasera Genova è fin troppo lontana.

    Anche se con la mente ogni distanza può essere attimo.

    Cordialmente

    Giòeco

    Reply to comment
  • utente anonimo

    10/02/2007 - 09:21

    Un corso con Alberto? Non ha prezzo!!

    Per il resto c’è Mastercard.

    The2D

    Reply to comment
  • utente anonimo

    10/02/2007 - 15:15

    Al di là di tutto soltanto un momento
    d’attenzione please.

    L’arte sì ritratta si meriterebbe
    ogni dì dalla persona a Lei più vicina
    di ricevere a titolo di dedica la canzone “Furturella” cantata da
    Massimo Ranieri e contenuta nell’ultima
    raccolta “Napoli ed Io” 3 box cd

    Cordialmente

    Giòeco

    Reply to comment
  • utente anonimo

    11/02/2007 - 02:34

    x la seconda volta da quando ti leggo non posso fare a meno di scrivere 2 righe…

    ogni esercitazione ha avuto per me il suo fascino particolare: il ritratto ha aperto le porte allo slancio; la street life un po’ mi preoccupava, ma poi mi sono divertita così tanto che me la sono “auto-prolungata” sino alle 5 del pomeriggio, un bellissimo pomeriggio, solitario, in cui mi sono finalmente dedicata a osservare, niente fretta, niente orari, niente obblighi, solo la voglia di guardare le cose sotto una luce diversa o di “vederle” per la prima volta pur avendole sempre avute sotto il naso… il risultato è stato ottimo almeno nelle mie emozioni, non so nelle foto … poi è arrivata la prova di nudo: prima ero curiosa ma niente di più, poi ho subito il fascino di immagini che non avevo mai visto: che meraviglia il gioco di luci, ombre, riflessi che solo la sinuosità di un corpo di donna può produrre; non ho fatto un sacco di foto che avrei voluto fare, forse perché ho avuto bisogno di un po’ di tempo x “scaldarmi”, x avvicinarmi a lei e allo spirito della serata, il giorno dopo avrei voluto tornare x rifarmi, non sono molto soddisfatta della mia prova, ma sicuramente mi ha lasciato belle emozioni e stimoli da coltivare, e poi ho avuto la sensazione nel mio piccolo di aver messo un piedino nel mondo dell’Arte, io che vengo dalla razionalità, dai numeri, dalle formule, che mi hanno sempre divertito, lo ammetto, ma che in quanto a emozioni lasciano un po’ a desiderare…detto tutto ciò, come potrei non continuare a seguire i tuoi input alla creatività? conta anche me x il sequel!

    sere(nella)

    Reply to comment
  • utente anonimo

    13/02/2007 - 01:23

    siamo quasi ad una settimana dall’esercitazione, ma lascio comunque il mio messaggio…

    rileggendo i messaggi delle ragazze del liceo artistico, dico che anch’io mi sono sentita ricatapultata a qualche anno fa, non troppi per fortuna, quando disegnavo la modella (la stessa per altro).

    fotografare è stata per me un’esperienza molto diversa dal disegno, meno legata a certi canoni accademici tipici del liceo e quindi molto più libera e, di conseguenza, divertente!!

    forse è stata l’esercitazione più bella. grazie!!!

    non ho ancora ritirato le foto e quindi non so ancora i risultati del mio lavoro, ma mi ritengo già soddisfatta solo per l’esperienza!!!

    Reply to comment
  • albertoterrile

    16/02/2007 - 18:09

    La cosa importante dell’esercitazione non è fare una bella foto ma capire cosa significa avvicinarsi allo specifico, nella fattispecie la modella . Come dicevo l’atteggiamento nostro è più vicino al pittore rispetto a coloro che producono immagini sensuali e patinate. Il taglio del mio corso fà riferimento alla fotografia nel senso più classico….cerco di spiegare cosa significa il fare e non solo “come si fà”.

    Il fatto che lo spieghi attraverso la forma racconto è per rendere tutto più scorrevole,meno cattedratico….indi chiunque del corso legga queste righe sappia che l’importante è esserci e provare…..il resto viene col tempo!

    Reply to comment
  • utente anonimo

    21/02/2007 - 11:14

    L’influenza mi ha tenuta a letto per una settimana, come sai, e guardando questa tua fotografia (corpo di donna che fluttua libero nel buio appena illuminato), e anche altre di miei compagni di corso, mi spiace davvero tanto di non aver potuto esserci. Chissà cosa avrei combinato!

    Ciao

    Paola

    Reply to comment
  • keywake

    23/02/2007 - 09:27

    ci sono così tante novità…mi rifiuto, per rispetto, di leggerle di corsa…però…ti lascio un bacio e un saluto…ti ho pensato tanto questa settimana…credimi.

    Ciao ET

    Reply to comment

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OGGI 15 SETTEMBRE ALLE ORE 17 - QUARTOPIANETA FEST OGGI 15 SETTEMBRE ALLE ORE 17 - QUARTOPIANETA FESTIVAL 11 EDIZIONE-INDIFFERENZA
 
LE BOTANISTE 1994
 
 
Quando Alberto mi chiese, mesi fa, un contributo per LA LUNGA STRADA DI PER PAOLO PASOLINI pensai a questo lavoro mai esposto ( quindi inedito) del 1994.
 
In 5 immagini sfilano alcune delle mie influenze/suggestioni : CARAVAGGIO, LA PITTURA BAROCCA, DEREK JARMAN , COCTEAU,PASOLINI.
 
Procedo a braccia larghe nella mia esistenza, perchè desidero portar con me chi mi è caro.
 
Vado avanti con AMORE E ENTUSIASMO.
 
Sono trascorsi 28 anni dagli scatti e mi sembra che tutto sia accaduto da poco, qualche mese fa potrei dire...
 
I fatti cronologici della vita dimostrano l'esatto contrario.
 
Non importa, io sono lì in quell' ALLORA come sono QUI oggi .
 
L'entusiasmo tiene a discapito del peggiore momento storico io possa aver infilato ( proprio come un tunnel ) in 61 anni di vita.
 
Nella mia carriera ho esposto prevalentemente in musei o spazi alternativi rispetto alle classiche "gallerie" ( con cui comunque ho avuto e ho rapporti).
 
Con l'ex ospedale psichiatrico ho un rapporto che comincia nel 1988 .
 
Sempre a Quarto tra il 1994 e il 1997 ho realizzato alcuni pezzi del mio work in progress NEL SEGNO DELL'ANGELO.
 
Spero di vedervi A QUARTO/EX OSPEDALE PSICHIATRICO Via Maggio 4 oggi pomeriggio alle 17...
#albertoterrile #albertoterrilefineartphotography #opening #inauguraziome #quartopianetafestival #quartopianetagenova #lebotaniste
LE BOTANISTE GIOVEDI 15 SETTEMBRE ALLE ORE 17 LE BOTANISTE
 
 
GIOVEDI 15 SETTEMBRE ALLE ORE 17 all'EX OSPEDALE PSICHIATRICO DI QUARTO IN VIA GIOVANNI MAGGIO 4, PRESENTERO' UN LAVORO INEDITO
 
LE BOTANISTE 1994 Les Aigues Vives, FR
 
 
Allego un breve estratto dal testo che ho scritto per raccontare il lavoro e il clima in cui vide la luce
 
 
"Scompigliati dal Mistral, con le bocche profumate di anice abitavamo una sorta di magico sogno di mezza estate.
Vivevamo tutti nella tenuta sita nella zona di Aigues-Vives, c'erano pittori, danzatori e coreografi, molti musicisti e un fotografo.
Si parlava prevalentemente il Francese e lo Spagnolo.
La masseria viveva un continuo andirivieni di persone, alcuni si portavano appresso la famiglia. C'erano quindi anche parecchi bambini che divennero ben presto soggetto di molte mie fotografie.
Mangiavamo tutti assieme nel patio di Jackie e Angele, ci scambiavamo esperienze e condividevamo progetti lontani anni luce dalla dimensione attuale così sporca di autoreferenza e traghettata ogni dove da internet.
Ognuno manteneva le sue radici culturali e il suo approccio creativo per arricchire l'altro e mai per scavalcarlo.
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Se il quadro è una copia della cosa raffigurata, allora la fotografia ha un fondamento più autentico che racchiude in sé qualcosa di «magico» dell’oggetto. La fotografia coglie, trattiene ed esprime la riverberazione della magia che l’oggetto suscita. In una parola, scrive Susan Sontag, mentre il quadro raffigura, la fotografia acquisisce.

Attraverso la fotografia, ci impossessiamo dell’oggetto per sostituzione. Se comprendiamo questo, allora riusciamo a spiegarci il senso di unicità che si accompagna a certe fotografie: quelle, cioè, che trattengono momenti, cose o persone non più presenti. 

Quest'estate ho percorso più volte il tratto di strada che la foto del 2005 mostra.
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Gli alberi non ci sono più. Sono stati tagliati. Il mio sguardo si duole al pari del cuore.
La ragazza esiste. Oggi è una donna, una mamma.
La stampella apparteneva a mia zia Elena scomparsa da tempo.

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