Varie
Quella domenica con Lino a far finta di niente
Quella domenica con Lino si fece a gara a “far finta di niente”. Ignorare il suo cancro senza scampo e quei preparati chemioterapici che stavo assumendo per seguire un programma terapeutico presso il Dimi. Eravamo due amici molto uniti e finimmo seguiti persino dalla stessa equipe medica. Ci scherzavamo sopra. Quella domenica scavalcammo per entrare al cementificio. Volevamo far delle foto per sviare i pensieri. Oggi riflettendo su quanto ieri scrissi:- “se si s’aprono gli archivi è come un’ esplosione di luoghi, volti, paesaggi che sono stati veduti e amati” sono andato a ficcare il naso in quelle foto.
Ti ho trovato pensieroso mentre guardando fuori della finestra spolveravi il paesaggio con le tue ciglia.
Oggi quell’espressione pensierosa mi commuove di più. Vivo le storie dell’assenza, quantomeno quella fisica. Ho continuato a galleggiare a bordo di una nevrotica follia parlandoti anche dopo il 27 luglio 2010. Continuo a farlo oggi. Lunedì scorso mostrando il luogo dove spesso mi ritiro su un crinale montano per restare lontano da tutto ho detto :-Io qui mi sdraio, guardo il cielo e parlo a Lino.
Il tempo che ci è stato dato non potevamo che viverlo al meglio e l’abbiamo fatto, fino in fondo. Qualcuno mi avvisò di fare molta attenzione perché una volta giunto il momento del tuo decollo facilmente sarei crollato. Poco male,vivo dal 1961 aspirando la vita “senza filtro” con gli occhi incollati ai pezzetti di cielo più lontani.
Oggi…continuo a galleggiare a bordo di una nevrotica follia, produco immagini e testi con la voracità di chi è vivo e non conosce la sua data di scadenza, in poche parole …vivo!
One Comment
klaus
credo proprio di avere capito la stessa cosa: fare finta di niente era l’unica possibilità. così si fece e così rimase fino alla fine.
ah, e anch’io gli parlo ogni tanto. specialmente quando l’aereo sorvola il mare ligure.
in loving memory,
Pasquale Montemurro
k.