Riflessioni fotografiche
Il mio percorso fotografico trentennale per l’Associazione I fili
Domani pomeriggio alle ore 17 con la mia consueta modalità, ovvero a “flusso di coscienza” racconterò un percorso trentennale di fotografia creativa c/o la sede dell’associazione I Fili a Chiavari in via Castagnola 9/2.
L’associazione è presieduta dalla dottoressa Vagge con la quale collaboro da alcuni anni lavorando sull’invecchiamento attivo e su Casa Morando. Il senso di ciò che andrò a dire, ma soprattutto “mostrare” è quel fil rouge che unisce la mia indole “Visionaria” ben rappresentata dal mio work in progress sul tema dell”Angelo a tutto il lavoro più etico (iniziato nel 1999) e pertanto scarsamente visibile sul web, siti e portali vari. La fotografia che da sempre ha il compito di “raccontare l’uomo e le storie del mondo” , nell’ultimo decennio mi sembra si sia rivolta quasi esclusivamente verso l’ombelico di chi la produce in un tripudio di autoreferenza spolverato da un’estetica ingombrante e grottesca. Il lento processo/cammino che ho intrapreso a partire dal 1999 ha cercato di dar voce , volto e senso a delle realtà quali la disabilità, gli anziani nelle Rsa e altre realtà difficili.
Per evitare di “sovrascrivere” col proprio mondo interiore quello dell’altro, come nel caso de “Lo strano concetto di Alice” realizzato con la comunità di Coronata, il fotografo deve far un passo indietro e lasciar loro la parola. I risultati sono stati sorprendenti.
Il lavoro con Sonia Veres (modella in carrozzella) gli anziani dei vari istituti da me visitati in Liguria e Emilia Romagna e molto altro ancora saranno i protagonisti ( loro più di me) di questa insolita Lectio.
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