Varie
Il sesso degli Angeli
È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio
(Albert Einstein)
Da sempre s’è posto l’interrogativo su quale sia il sesso degli Angeli e la risposta,quantomeno riferita alle mie oramai ventennali raffigurazioni angeliche è giunta il 10 marzo del 2010 con Sara che è una delle animatrici dell’associazione PRINCESA e transessuale. Per la prima volta ho impresso un segnale forte e connesso al sociale in questo mio lavoro.
Attraverso Sara ho iniziato un delicato contatto con la comunità trans genovese, sotto l’ala di Don Gallo che ha benedetto col suo toscano la mia idea di dare un seguito al lavoro fotografico di Lisetta Carmi. Lontano da tutte le speculazioni ad uso dei settimanali sui vicoli,l’abuso del nome di Fabrizio De Andrè e il fatto che “bocca di rosa” fosse una di loro ho iniziato un cammino di conoscenza di queste anime . Da mesi passo da un basso all’altro ad ascoltare storie di vita di persone assai più semplici e umili rispetto a quelle più omologate che percorrono la mia città. Sono da sempre interessato a mondi e modalità diverse e l’ho dimostrato con il lavoro in fase di impaginazione LO STRANO CONCETTO DI ALICE realizzato con una comunità di disabili fisici e psichici, con i centenari che lentamente muoiono mentre sono parcheggiati in case di riposo, con i laringectomizzati che provano a cantare e oggi con la comunità transessuale. Mentre alcuni miei allievi continuano a cercar conferme della loro bravura attraverso le forme del glamour io non mi accontento della forma e cerco raschiando con le unghie la carne del mondo dei contenuti nella speranza di comprender meglio me e l’Altro.
Sono trascorsi tre anni dal primo contatto con la comunità transessuale genovese, allora ricordo ero un pò imbarazzato quando scattarono quest’immagine di me con Sandra e Sara:
…oggi scherzo…come dimostra questo momento di gioco in Vico Croce Bianca alla fine di una seduta fotografica. Lo scatto è come sempre di Ilaria Caprifoglio
Leave a reply