Arte, Riflessioni fotografiche, Ritratti
L’IDEA DI MORTE
H Bayard 1840 Luigi Capuana 1887 Luigi Capuana Luigi Capuana Genova 1994 Parigi 1994 Genova 1994 Parigi 1994 Genova 1994 L’IDEA DI MORTE “Morte, non essere superba, pur se t’hanno chiamata possente e terribile, perché tu non lo sei, perché quelli che tu credi travolgere non muoiono, povera morte, né tu puoi uccidere me;… Per saperne di più
Natura, Riflessioni fotografiche, Riposizionare Fotografia
EBETUDINE STUPOROSA
Stavo andando a presentare un libro per i comuni della “bassa modenese” quando guardando quell’albero, era il 6 novembre del 2010, avvertii una tempesta di emozioni , un turbamento profondo di fronte a quelle luci e colori come se fosse… “LA PRIMA VOLTA” La meraviglia accese la mia curiosità, mi fece riconoscere la mia… Per saperne di più
Riflessioni fotografiche, Riposizionare Fotografia, Ritratti
QUANDO…
Quando sento parlare di Pietro Marcello, l’ultima volta pochi giorni fa a quartopianeta, nel ricordo di Goffredo Fofi non posso non ricordare Vincenzo Motta. Abbiamo trascorso assieme oltre un anno , ci siamo conosciuti mentre scattavo le mie foto per “MA CHE OCCHI GRANDI CHE HAI” con le princese di Vico Croce Bianca.… Per saperne di più
Prendersi cura, Riflessioni fotografiche, Riposizionare Fotografia, Ritratti
LA CATARATTA DELL’ANIMA
La tragedia è imitazione non di uomini ma di azioni e di mondo di vita. Aristotele, Poetica, IV sec. A.C., 6; 15-20 Da sempre l’uomo raffigura la sofferenza e il dolore. Aristotele sottolineava l’effetto catartico sugli spettatori delle tragedie, che attraverso la rappresentazione di vicende dolorose e terribili ad imitazione della realtà potevano offrire… Per saperne di più
Natura, Riflessioni fotografiche
S – CORRERE L’AUTUNNO
Quando venni alla luce provai come tutti i neonati un immediato stupore nei confronti del mondo. Mi innamorai della luce perché mi faceva vedere La luce è tutto, illumina e dà la vita, passa attraverso le cose e le accende del loro straordinario colore. Autunno 2016 Per saperne di più
Riflessioni fotografiche, Riposizionare Fotografia, Ritratti
VIVIAMO SEMPRE CON DEI MORTI
Sto lavorando al mio “ricordo” di Rosanna. Il senso di morte che spesso colleghiamo alla fotografia è già come inscritto nel bisogno stesso che l’uomo ha di fotografare. Eravamo ragazzi, tu giovane attrice, io giovane fotografo. Eravamo in un altro secolo. La fotografia ci permette di “scorrere il tempo”. Era un giorno dell’anno mille… Per saperne di più
Didattica, Riflessioni fotografiche, Riposizionare Fotografia
INCONTRI D’ANIMA
Nella vita ci si sceglie .Non c’è una regola semmai un “sentire” che va oltre i sensi e le forme.Non ci sono tacchi, scollature o sguardi da vampira, semmai una comunione di intenti.Si parte dalla “persona” e la si ascolta prima con l’anima che con le orecchieCostruiamo e decostruiamo l’immaginario assieme, ognuno si fida dell’altro… Per saperne di più
Riflessioni fotografiche, Ritratti, Sulla fede
PRESENZA / REPETITA IUVANT
…la presenza di chi non c’è più si trasforma in una armoniosa e infinita sensazione che giunge da ricordi e gesti sospesi nel tempo. Le persone scomparse restano “vive e presenti “ Parigi- Francesca S. ottobre millenovecento novantaquattro Per saperne di più
Ospedale Psichiatrico di Quarto, Prendersi cura, Riflessioni fotografiche, Riposizionare Fotografia, Video
MODALITA OPERATIVE PER UN MONDO NUOVO RITORNO ALLA VITA
https://www.albertoterrile.it/wp-content/uploads/2025/09/A.Complete.Unknown.2024.ITA_.ENG_.1080p.WEB-DL.DD5_.1.H265-UBi-3.mp4 https://www.albertoterrile.it/wp-content/uploads/2025/09/UN-MONDO-NUOVO-RITORNO-ALLA-VITA-3.mp4 Sottoscrivo il pensiero qui espresso ( clip 1) da un giovane BOB DYLAN nel biopic A COMPLETE UNKNOW. Questo giudizio non ha minimamente intaccato la mia fantasia e progettualità inducendomi a costruire in collettivo con ENRICO ELISA GIANLUCA LAURA E TUTTI I RAGAZZI DEL BASAGLIA un piccolo cortometraggio… Per saperne di più
mitografia del quotidiano, Riflessioni fotografiche
LA PRIMA…E L’ULTIMA VOLTA
New York, 1989. Non credevo ai niei occhi, ero in uno dei tanti film amati da ragazzo ( il primo Scorsese e il Paul Mazursky di Stop a Greenvich Village). Scattavo con la mia fotocamera “cheap” e quando stampai ricreai complice un filtro rosso in ripresa un cielo nero come la pece. Era un frame… Per saperne di più