Varie
4 settembre 2010/ il compleanno di Lino M.
Tutti perdono il fiore della gioventù.
Un fucile, una sella o una persona, tutti sono migliori quando sono usati e hanno perso la lucentezza del nuovo, acquistando il valore del tempo.
(Ernest Hemingway)
Quando nella vita arrivano certe notizie non c’è modo di rispedire al mittente la lettera. Oggi Lino avrebbe compiuto 47 anni. Non è riuscito ad arrivare al suo compleanno. Purtroppo era una cosa che avevo capito alcuni mesi fa. Lui era nettamente più speranzoso di me,ma aveva capito. Un mese fa mi disse testualmente:- speravo di avere più tempo….
Il tempo, il nostro tempo. Quanto dura? Come certi prodotti esposti ai supermercati anche noi abbiamo una data di scadenza. L’unica differenza è che non è scritta da nessuna parte. Non è sotto un piede, né sul giro vita ma c’è.
Da consumarsi prima della data di scadenza.
Lavoriamo per vivere la nostra vita appieno, nella sua totalità, con amore, con passione. Non lasciamo che questa ci travolga e consumi, non abbandoniamoci all’apatia, alla noia, all’incertezza. Il tempo è prezioso. Non rimandiamo a domani le cose. Facciamole oggi.
Vivere con dei progetti è propulsivo, spinge verso il futuro ma cerchiamo di essere anche un pizzico realistici per non incappare poi in grosse delusioni. Diamoci degli obiettivi e facciamo in modo di realizzarli.
Da bambino decisi che volevo fare l’artista, il pittore. A modo mio ci sono riuscito.Da bambino si pensa di avere molto tempo davanti a noi.Poi ti accorgi che il piede sull’acceleratore “è a tavoletta”. Stai finendo la scuola e pregusti le vacanze, i giochi d’estate gli amici, la bicicletta,correre tra campi e covoni nel sole dorato e, nel tempo di uno sbattere di palpebre sei già in autunno, le foglie si tingono di mille colori,la mamma sta inamidando il colletto bianco del tuo grembiulino e si parte per un altro anno di scuola.
Mia nonna, campata sino a novantasette anni diceva sempre:- ….vedremo, l’anno prossimo.
Mio padre che ha settantanove anni dice:- ….vedremo, l’anno prossimo.
Io che ho quarantanove anni dico:….adesso, ora.
Sono nato prematuro. Sono ipercinetico. Mi muovo e parlo più del dovuto. Sono nato per correre. Assecondo e accetto questa mia natura. Non è semplice condividerla con chi mi sta accanto. Ho scelto di essere solo adesso. Corro.
Sono nato per correre.
Ho trascorso alcuni anni della mia esistenza paralizzato dalle mie paure, dai timori verso il futuro.
Ho accettato questa mia parte. Ho cercato di crescere e capire come potevo trasformare quelle paure in armi che giocassero in mio favore.
Ho scoperto delle dinamiche interiori, delle risorse che non sapevo avere. Ho preso coscienza di queste e corro.
Ho un sacco di cose da fare. Da realizzare. Una per volta. Dalle più piccole alle più grandi.
Ho preso coscienza di queste e corro.
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà così difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Quindi vivi come credi, fai quello che ti dice il cuore. La vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama. Vivi intensamente ogni momento della tua vita, prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi.
[Charlie Chaplin, Sir Charles Spencer Chaplin (1889 – 1977) regista e attore inglese]
One Comment
utente anonimo
la paura di fare le cose, che in vita ci frena, non è altro che l'alito della morte.
Tu corri di più per arrivare nello stesso punto di altri, ma vedi più cose: preferisci la statale all'autostrada. Quest'ultima è graffi di guard-rail e filari d'alberi che diventano teli verdi ai lati degli occhi. Neanche il nostro cervello riesce a distinguere un albero dall'altro, nella folle velocità, e li fonde in un pastone di clorofilla. Lungo la statale, invece, ci sono radure, alberi di vari colori, foglie da fotografare; le curve muovono il sole come fosse un occhio di bue, si diventa attori della propria vita.
Andrea.