Varie
SONO COME SONO
Il titolo è funzionale a quanto andrò a scrivere. Ovviamente non è da intendersi come assoluto, ma come “sono così” in questo momento…comunque in crescita, in evoluzione, mai fermo. Desidero puntualizzare alcune cose. La prima è che questo blog è stato creato come un Journal, un diario che è leggibile anche a parte, ma è inutile senza esser passati prima dal mio sito www.albertoterrile.it . Scrivere e crescere in pubblico pubblicando le proprie cose non è un gesto esibizionistico, è uno strumento in più per quanti desiderano conoscere chi sono, come ragiono al di là di quanto pubblico attraverso le immagini in qualità di autore. Attraverso questa sorta di confessione pubblica prendo atto delle mie emozioni, dei rancori.Vedo le falle del mio bastimento e sento quando mi faccio ciurma che prova l’ammutinamento. Non mento perchè non ne sono capace. Non mento perchè lo trovo inutile e soprattutto perchè farei del male alle opere che realizzo, che si troverebbero affiancate, commentate da parole, attraversate da pensieri che sono presi a prestito da altri. Tutto ciò che scrivo è mio, quando uso altre fonti le cito. Idem se desidero che i fruitori possano approfondire un argomento con un sito web di mia conoscenza.
Mi mancano molto i commenti in calce alle mie cose….non scrivete quasi mai…fatelo, sarete visibili, potrete mantenere l’anonimato e contribuire dialetticamente al mio pensiero.
In genere la gente preferisce scrivermi personalmente, e a questo proposito vi offro tre tipologie di intervento nei confronti delle mie immagini e dei contenuti. Lascerò anonimi ovviamente, nel rispetto della privacy i nomi.
1)Ogni tanto vado a vedere le novità del tuo sito. Non ci crederai ma è
veramente distensivo. Una fuga per la mente nella quotidianità lavorativa!!!
continua così. ci sono veramente pochissimi posti, specialmente in internet,
dove si ha ancora voglia di guardare e di leggere!!!
2)Poi, mi torna in mente una filastrocca che mi raccontava un amico inglese e che, in definitiva, racchiude in sè la mia idea di angelo – l’ambigiutà degli angeli.
…At night the angels fear to dream
for dreams may say what could have been,
or is to pass, or may never be.
And truth can hurt so cruelly.
And so instead they live divine,
too blind to see that they are blind.
But if they stopped to break the spell
they would find their heaven their hell.
3)Every man lies, but give him a mask and he will be sincere
Oscar Wilde
Gentile Alberto Terrile,
contemplo con soddisfazione le sue manifestazioni d’arte. Sono belle, e questo ritengo che prevalga a qualsiasi intenzione di incensarla con aggettivi e metafore e parallelismi.
Tuttavia la ragione che mi ha spinto a scriverle è altra. Non la conosco personalmente ma passeggiando per il suo elegante sito web ho trovato un aspetto della sua persona che mi incuriosisce. Quello che proverò a spiegare adesso mi pare che sia ben espresso dall’aforisma di Wilde che ho scelto come incipit di questa corrispondenza. Sia chiaro, la ragione di questa mia impertinenza non è quella fine a se stessa di entrare nel suo privato per intromettermi in una insulsa pseudo-psicanalisi. Ritengo invece che la sua intera produzione sia caratterizzata da una interferenza o alone che dir si voglia che si lega a quanto vado a sottoporle.
Traggo dalle FAQ alcuni suoi estratti:
“Volontà e Visione sono i componenti delle mie immagini. Volontà di essere anziché apparire e dare forma all’essenza delle cose”.
“Asia Argento sedicenne mi chiese cosa volevo che facesse per “quella foto”.
“Quale è il mio scopo? Solo restituire quello che mi è stato dato”.
“Sono sempre stato molto solo, anche in compagnia.”
Passo alla mia riflessione. Da quanto sopra, emerge una contraddizione. Non so quanto essa sia celata o meno. Inconscia o meno. Difatti a fronte del suo asserito nascondimento funzionale a lasciare libero l’oggetto o il soggetto ritratto lei fa molto di più. C’è una forma pervasa di compiacimento. Di pretesa e consapevolezza di generare un timore riverenziale nella sua scena immortalata che ne fa di essa un’opera d’arte mortale. Le sue rappresentazioni hanno l’impeto del volo di un Icaro che vicino al sole, inevitabilmente cade. E qui vengo al punto: lei irradia la sua produzione compromettendola con la cera disciolta. Peggio ancora: quella cera ha il peccato della menzogna. Si finge sole dietro impenetrabili nubi tali da poter consentire il volo immortale alle sue creazioni d’arte quando invece, una volta che esse hanno tutto l’ardire di uno stormo verso l’orizzonte dell’Arte, ecco che appare il sole fino ad accecare lo stormo per farlo ripiegare verso un riparo più sicuro ma, ahimé, mortale.
Questo penso che sia il suo limite.
Cosa mi permetto di suggerirle per fare il Salto di Qualità? O dichiari la sua presenza irrinunciabile nell’empireo, scevro da nembi, oppure, e questo sarebbe un gesto straordinario, abbia davvero l’ardire di nascondersi dietro i nembi dell’Arte. Accettando di separarsi definitivamente dalle creazioni straordinarie che lei è in grado di fare. Come una madre che si faccia una buona ragione di lasciare che il figlio abbia vita separata da lei.
Con affetto
Un ammiratore che si augura di diventare un Ammiratore
A quest’ultima ho scelto di dare questa risposta:
Grazie,
con questa maschera mi affaccio al palcoscenico del mondo e provo a dire la mia verità che è contradditoria.Sono consapevole dell’incapacità a separarmi da oggetti d’affezione,ricordi veri ed immaginati …. ovviamente quanto faccio,vivo è dato emozionale, assolutamente umano però mai è calcolo, mai strategia…..
Attraverso il mondo dell’Arte Contemporanea con discrezione e non sono quasi mai dove si fanno i giochi che contano…., Carrara è stato solo un modo per parlare con uno spirito affine al mio mondo di cui taccio il nome. Talvolta vorrei domandare ai miei interlocutori : scendiamo dai sentieri delle parole e mostratemi per cortesia come è fatto ciò che da mè vorreste…..forse è solo di un’immagine che ho bisogno, forse è solo un’immagine quel che cerco….che non trovo anche se altri pensano il contrario.
a.t.
In effetti da parecchi anni incontro persone che mi dicono : dovresti fare così….oppure “perchè non provi a cambiare questa cosa” Alejandro Jodorowsky mi disse :- belli gli Angeli….ma perchè sempre verso l’alto e perpendicolari al suolo? Perchè non provi a farli paralleli al suolo???
A volte sono in grado di rispondere, altre nò…c’è molta inconsapevolezza nel mio essere “umano”. Sò cosa è l’ispirazione, perlomeno credo di saperlo e così ne dico :
L’ispirazione, l’idea che già dimorava
L’ Ispirazione è il momento magico nel quale, parole, suoni e immagini si propongono da sole, palesando la loro natura, chiedendo a colui che è stato scelto di portarle alla luce.
Se fiori ed alberi debbono essere osservati e capiti perché ci si possa fare un’ idea del ciclo vitale, allo stesso modo prestiamo ascolto al marmo che già conteneva quell’ immagine che chiameremo statua. E’ il legno che suggerisce all’intagliatore il soggetto che sarà bassorilevo . La canzone è nell’aria pronta ad essere trattenuta in un’immaginaria rete per farfalle .”il gesto “ abita già il corpo che lo andrà ad sottendere.
Artisti, Poeti, Compositori, danzatori, sono solo alcuni dei nomi che l’uomo ha scelto per dividere in categorie delle persone in realtà non così simili, delle entità accomunate però dalla loro funzione di “antenne”. Questi soggetti sono selezionati per delle ben precise caratteristiche al fine di divenire gli indotti di una forza creatrice d’origine divina.
La cosa che invece mi fà realmente INCAZZARE è nel lavoro commerciale….provo a spiegarmi…
Il fatto che io ami il mio lavoro, lo faccia con passione e dedichi le mie energie e risorse alla creatività, non autorizza assolutamente le persone ad aprofittare di mè chiedendomi un ‘impegno che và ben oltre il consentito, solo perché non hanno assolutamente chiaro ciò che hanno in testa. Il committente non sa cosa vuole, te lo chiede perché “tu sei un’artista….e chissa cosa mi farai” poi una volta di fronte al manufatto, alla cosa visibile e tangibile, innanzi all’oggetto foto comincia a dire che forse “se spostavamo tutto un po’ a destra……”. E’ un luogo comune ma molti, non tutti per carità, essendo carenti di “fantasia”, “ingegno”, “creatività” usano con la scusa del denaro volto a corrisponderti, te e il tuo cervello per risolvergli i problemi aziendali, o altro ancora. Ho visto persone sedute nelle loro comode poltrone guardare con sufficienza il frutto di tanto peregrinare alla ricerca della buona immagine. Sapete cosa c’è dietro a quella frazione di secondo per metter in scena la trasformazione della realtà?Sapete che un artista dà forma, e nella migliore delle ipotesi pure contenuto a ciò che non esiste? Perché essere così meschini e supponenti da pensare, ma solo una volta innanzi all’altrui risultato, di avere l’autorizzazione a cambiare un aspetto del mondo che vi viene presentato? E’ così importante la tua mozzarella,il tuo ente promotore,la tua vergogna che indossa un partito?
Scusatemi ma SONO COME SONO, potete smettere di leggermi,potete dirmi che sono troppo autoreferente, come avete fatto (….ma questo non è un diario???) Eppoi ricordate che di mestiere faccio il fotografo, per amore l’Artista….e diciamocelo, non sono uno scrittore…ma mi piace scrivere, tengo questo DIARIO senza farvelo subire in uno di quei contenitori di PORNOGRAFIA CULTURALE gestiti dai Costanzo,dalle De Filippi e quanto di orrido il Contemporaneo propone quotidianamente!!!! Ancora un anno e l’espressione “GRANDE FRATELLO” non apparterrà più all’Orwell di 1984 ma agli imbecilli che vivono il loro vuoto esistenziale,la loro ignoranza etica e grammaticale innanzi le telecamere. Giacchè hanno fatto di tutto ma il programma continua da anni propongo un gesto estremo per il prossimo casting “UN TOSSICOMANE” che si sveli innanzi le camere facendosi un bel buco davanti all’Italia…..questa è forse l’unica cosa che realmente non sarà tollerabile viste le posizioni del nostro attuale governo…..buona domenica a tutti!!!!
One Comment
utente anonimo
come fai a volere un commento? mi ero riproposta di non aggiungere altro, ma – Dio mio! (se esiste…) -vuoi un commento ma non ti importa nulla di chi cerca di comunicare qualcosa…già, come dici tu, sei fatto così – almeno ti è piaciuta la filastrocca del mio inglese, in effetti mi stupiva che non ti fosse piaciuta.
eppure non si riesce ad odiarti.