Varie
Foto: © Alberto Terrile 2007
IO CHE VIVO IN CITTA PT 2
…..ho poi seguito quel maiale e ho scoperto che attraversava la strada per raggiungere Lei, ho sostato ancora un pò e ho visto anche i piccoli….
…..ho poi seguito quel maiale e ho scoperto che attraversava la strada per raggiungere Lei, ho sostato ancora un pò e ho visto anche i piccoli….
Le nostre vite sono disseminate di segni grandi e piccoli volti a farci riflettere sulla vita e sul senso di questa. Il regno vegetale come quello animale rappresentano una grande scuola al servizio dell’umanità……questo dovrebbe venire prima,poi ognuno si senta libero di dar prosieguo a ciò che ha appreso……invece succede esattamente il contrario, pertanto non lamentiamoci se il mondo và male.
……ho ascoltato bambini discutere di informatica, gli stessi credevano che le uova nascessero direttamente al supermercato!
9 Comments
BiteBack
Bella scoperta questo blog… e sono totalmente d’accordo con questo intervento. Non so quanti di questi bambini di oggi, cresciuti a pane e tecnologia, abbiano mai visto un maiale o altre simili meraviglie naturali; avrei sicuramente voluto essere al posto tuo in questa singolare “esperienza”, belle anche le foto. Complimenti.
Simone.
utente anonimo
Che bella scrofa! Io l’ho visto il maiale da piccolo e le galline ce le ho ancora e pure i conigli… e parlo anche (male) di informatica… sono un supereroe? :-)
bloglalontra
Ciao Alberto!
gioeco
Io da sempre credo …..
……vuoto immenso……..
…io credo nei segni delle coincidenze
…che odio le dipendenze ..
..che la notte sia fatta per pensare
…che il giorno sia stato creato per condividere ciò che la notte ha prodotto ..
.. che non esiste una spiegazione per tutto…
…che ogni attimo è il frutto
appeso fra il desiderio di essere e quello di provare…
..che un giorno ….
….vuoto immenso…
…che se si vive bene o male dipende solo da come dinanzi al pensiero della vita ci poniamo…
…che per non saperlo troppo volentieri telefoniamo sperando che qualcuno possa trovare il modo di rispondere per noi.
…che non esiste più l’uovo di una volta e che in senso lato nascano realmente nei supermercati, oramai uno ad ogni chilometro di strada.
La gente depressa, insofferente, insodisfatta almeno così mangia.
;+))
Cordialmente
Giòeco
suryamukhi
Una notte di primavera di 5/6 anni fa, quando ancora c’era l’ombra di questa stagione, rientrando da una giornata al Parco dell’Orecchiella (Garfagnana) i fari dell’auto illuminavano il buio della notte e all’improvviso una grande famiglia di cinghiali…saranno stati una ventina di cuccioli di tutte le dimensioni…sembrava un’asilo in gita notturna…e a chiudere la fila la maestra, ops la mamma, che controllava che tutto filasse liscio.
Io sono rimasta immobile seduta al volante, vicino a me c’era un’amica della città…siamo rimaste ad osservare questo passaggio in assoluto silenzio ed ammirazione…non avevo con me la fotocamera, ma quell’immagine ce l’ho nel cuore!
come vorrei che tutti i bambini che vivono in città potessero vedere, conoscere ed apprezzare queste cose che hanno accompagnato la mia infanzia e che da adulta vado a cercare, quando non capitano inaspettatamente….altro che computer, tecnologia, cellulari, playstation già a 6 anni!!!!
Viviamo e facciamo vivere ai “nostri” bambini la natura ed il mondo delle “piccole cose”.
:-)
Suryamukhi
contrabbubis
ma dai: allora è una storia d’amore!!!
Chissà se seguivo i pesci…
utente anonimo
Sei una grandissimo ritrattista. Ti rendi conto che hai fatto un ritratto d’autore ad un maiale ed è la più bella foto di un maiale brado che abbia mai visto in vita mia.
albertoterrile
Grazie anonimo…..in effetti gli bisbigliavo perchè volevo mi guardasse….ero vicinissimo col grandangolo….ma niente, continuava a mangiare….poi forse l’ho incuriosita accucciato come un bambino (è che sono un bambino nei panni di un uomo) e ha levato lo sguardo!!!
Per me ritrarre David Lynch come ho fatto, un passante o un maiale brado è realmente la stessa cosa e nessuno s’offenda….ho alto rispetto per chiunque abiti la creazione!
utente anonimo
Che belle queste foto, meravigliosa quella della famiglia sulla collina, con i cuccioli che girano liberi tra l’erba! Io ho avuto la fortuna di passare gran parte della mia infanzia nella campagna del Monferrato, dai miei nonni paterni, e avevamo due bei maialini, che tutto erano fuorché sporchi o puzzolenti. Il loro odore era molto più piacevole di quello che senti su tanti mezzi pubblici frequentati da umani! Sono cresciuta giocando anche con tacchini e anatroccoli, pesci e libellule, e ho imparato a leggere e scrivere prima di andare a scuola, tra le galline dei nostri vicini di casa. Lui era un uomo gentile, come la moglie, da giovane era stato in Argentina e mi raccontava della pampa sconfinata, mi insegnava tanti giochi che aveva imparato laggiù, mentre stavo seduta su uno sgabello più alto di me e lo guardavo riparare biciclette. Quanti ricordi…
Buona giornata.
Paola