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Varie

Posted on 05/02/2007 at 14:44 by Alberto Terrile / 9 Comments


Foto: © Alberto Terrile 2007

IO CHE VIVO IN CITTA PT 2

…..ho poi seguito quel maiale e ho scoperto che attraversava la strada per raggiungere Lei, ho sostato ancora un pò e  ho visto anche i piccoli….

Le nostre vite sono disseminate di segni grandi e piccoli volti a farci riflettere sulla vita e sul senso di questa. Il regno vegetale come quello animale rappresentano una grande scuola al servizio dell’umanità……questo dovrebbe venire prima,poi ognuno si senta libero di dar prosieguo a ciò che ha appreso……invece succede esattamente il contrario, pertanto non lamentiamoci se il mondo và male.

……ho ascoltato bambini  discutere di informatica, gli stessi credevano  che le uova nascessero direttamente al supermercato!

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9 Comments

  • BiteBack

    05/02/2007 - 19:23

    Bella scoperta questo blog… e sono totalmente d’accordo con questo intervento. Non so quanti di questi bambini di oggi, cresciuti a pane e tecnologia, abbiano mai visto un maiale o altre simili meraviglie naturali; avrei sicuramente voluto essere al posto tuo in questa singolare “esperienza”, belle anche le foto. Complimenti.

    Simone.

    Reply to comment
  • utente anonimo

    05/02/2007 - 21:39

    Che bella scrofa! Io l’ho visto il maiale da piccolo e le galline ce le ho ancora e pure i conigli… e parlo anche (male) di informatica… sono un supereroe? :-)

    Reply to comment
  • bloglalontra

    05/02/2007 - 22:09

    Ciao Alberto!

    Reply to comment
  • gioeco

    06/02/2007 - 03:53

    Io da sempre credo …..

    ……vuoto immenso……..

    …io credo nei segni delle coincidenze

    …che odio le dipendenze ..

    ..che la notte sia fatta per pensare

    …che il giorno sia stato creato per condividere ciò che la notte ha prodotto ..

    .. che non esiste una spiegazione per tutto…

    …che ogni attimo è il frutto

    appeso fra il desiderio di essere e quello di provare…

    ..che un giorno ….

    ….vuoto immenso…

    …che se si vive bene o male dipende solo da come dinanzi al pensiero della vita ci poniamo…

    …che per non saperlo troppo volentieri telefoniamo sperando che qualcuno possa trovare il modo di rispondere per noi.

    …che non esiste più l’uovo di una volta e che in senso lato nascano realmente nei supermercati, oramai uno ad ogni chilometro di strada.

    La gente depressa, insofferente, insodisfatta almeno così mangia.

    ;+))

    Cordialmente

    Giòeco

    Reply to comment
  • suryamukhi

    06/02/2007 - 08:39

    Una notte di primavera di 5/6 anni fa, quando ancora c’era l’ombra di questa stagione, rientrando da una giornata al Parco dell’Orecchiella (Garfagnana) i fari dell’auto illuminavano il buio della notte e all’improvviso una grande famiglia di cinghiali…saranno stati una ventina di cuccioli di tutte le dimensioni…sembrava un’asilo in gita notturna…e a chiudere la fila la maestra, ops la mamma, che controllava che tutto filasse liscio.

    Io sono rimasta immobile seduta al volante, vicino a me c’era un’amica della città…siamo rimaste ad osservare questo passaggio in assoluto silenzio ed ammirazione…non avevo con me la fotocamera, ma quell’immagine ce l’ho nel cuore!

    come vorrei che tutti i bambini che vivono in città potessero vedere, conoscere ed apprezzare queste cose che hanno accompagnato la mia infanzia e che da adulta vado a cercare, quando non capitano inaspettatamente….altro che computer, tecnologia, cellulari, playstation già a 6 anni!!!!

    Viviamo e facciamo vivere ai “nostri” bambini la natura ed il mondo delle “piccole cose”.

    :-)

    Suryamukhi

    Reply to comment
  • contrabbubis

    06/02/2007 - 14:49

    ma dai: allora è una storia d’amore!!!

    Chissà se seguivo i pesci…

    Reply to comment
  • utente anonimo

    07/02/2007 - 09:05

    Sei una grandissimo ritrattista. Ti rendi conto che hai fatto un ritratto d’autore ad un maiale ed è la più bella foto di un maiale brado che abbia mai visto in vita mia.

    Reply to comment
  • albertoterrile

    07/02/2007 - 09:24

    Grazie anonimo…..in effetti gli bisbigliavo perchè volevo mi guardasse….ero vicinissimo col grandangolo….ma niente, continuava a mangiare….poi forse l’ho incuriosita accucciato come un bambino (è che sono un bambino nei panni di un uomo) e ha levato lo sguardo!!!

    Per me ritrarre David Lynch come ho fatto, un passante o un maiale brado è realmente la stessa cosa e nessuno s’offenda….ho alto rispetto per chiunque abiti la creazione!

    Reply to comment
  • utente anonimo

    21/02/2007 - 11:28

    Che belle queste foto, meravigliosa quella della famiglia sulla collina, con i cuccioli che girano liberi tra l’erba! Io ho avuto la fortuna di passare gran parte della mia infanzia nella campagna del Monferrato, dai miei nonni paterni, e avevamo due bei maialini, che tutto erano fuorché sporchi o puzzolenti. Il loro odore era molto più piacevole di quello che senti su tanti mezzi pubblici frequentati da umani! Sono cresciuta giocando anche con tacchini e anatroccoli, pesci e libellule, e ho imparato a leggere e scrivere prima di andare a scuola, tra le galline dei nostri vicini di casa. Lui era un uomo gentile, come la moglie, da giovane era stato in Argentina e mi raccontava della pampa sconfinata, mi insegnava tanti giochi che aveva imparato laggiù, mentre stavo seduta su uno sgabello più alto di me e lo guardavo riparare biciclette. Quanti ricordi…

    Buona giornata.

    Paola

    Reply to comment

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OGGI 15 SETTEMBRE ALLE ORE 17 - QUARTOPIANETA FEST OGGI 15 SETTEMBRE ALLE ORE 17 - QUARTOPIANETA FESTIVAL 11 EDIZIONE-INDIFFERENZA
 
LE BOTANISTE 1994
 
 
Quando Alberto mi chiese, mesi fa, un contributo per LA LUNGA STRADA DI PER PAOLO PASOLINI pensai a questo lavoro mai esposto ( quindi inedito) del 1994.
 
In 5 immagini sfilano alcune delle mie influenze/suggestioni : CARAVAGGIO, LA PITTURA BAROCCA, DEREK JARMAN , COCTEAU,PASOLINI.
 
Procedo a braccia larghe nella mia esistenza, perchè desidero portar con me chi mi è caro.
 
Vado avanti con AMORE E ENTUSIASMO.
 
Sono trascorsi 28 anni dagli scatti e mi sembra che tutto sia accaduto da poco, qualche mese fa potrei dire...
 
I fatti cronologici della vita dimostrano l'esatto contrario.
 
Non importa, io sono lì in quell' ALLORA come sono QUI oggi .
 
L'entusiasmo tiene a discapito del peggiore momento storico io possa aver infilato ( proprio come un tunnel ) in 61 anni di vita.
 
Nella mia carriera ho esposto prevalentemente in musei o spazi alternativi rispetto alle classiche "gallerie" ( con cui comunque ho avuto e ho rapporti).
 
Con l'ex ospedale psichiatrico ho un rapporto che comincia nel 1988 .
 
Sempre a Quarto tra il 1994 e il 1997 ho realizzato alcuni pezzi del mio work in progress NEL SEGNO DELL'ANGELO.
 
Spero di vedervi A QUARTO/EX OSPEDALE PSICHIATRICO Via Maggio 4 oggi pomeriggio alle 17...
#albertoterrile #albertoterrilefineartphotography #opening #inauguraziome #quartopianetafestival #quartopianetagenova #lebotaniste
LE BOTANISTE GIOVEDI 15 SETTEMBRE ALLE ORE 17 LE BOTANISTE
 
 
GIOVEDI 15 SETTEMBRE ALLE ORE 17 all'EX OSPEDALE PSICHIATRICO DI QUARTO IN VIA GIOVANNI MAGGIO 4, PRESENTERO' UN LAVORO INEDITO
 
LE BOTANISTE 1994 Les Aigues Vives, FR
 
 
Allego un breve estratto dal testo che ho scritto per raccontare il lavoro e il clima in cui vide la luce
 
 
"Scompigliati dal Mistral, con le bocche profumate di anice abitavamo una sorta di magico sogno di mezza estate.
Vivevamo tutti nella tenuta sita nella zona di Aigues-Vives, c'erano pittori, danzatori e coreografi, molti musicisti e un fotografo.
Si parlava prevalentemente il Francese e lo Spagnolo.
La masseria viveva un continuo andirivieni di persone, alcuni si portavano appresso la famiglia. C'erano quindi anche parecchi bambini che divennero ben presto soggetto di molte mie fotografie.
Mangiavamo tutti assieme nel patio di Jackie e Angele, ci scambiavamo esperienze e condividevamo progetti lontani anni luce dalla dimensione attuale così sporca di autoreferenza e traghettata ogni dove da internet.
Ognuno manteneva le sue radici culturali e il suo approccio creativo per arricchire l'altro e mai per scavalcarlo.
Ero stato soprannominato "il piccolo italiano". Sempre pronto a documentare fotograficamente persone, luoghi, eventi o a duettare con il mio set d'armoniche e la voce con i musicisti che passavano di là."
( continua)
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La ragazza esiste. Oggi è una donna, una mamma.
La stampella apparteneva a mia zia Elena scomparsa da tempo.

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