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Varie

Posted on 09/07/2006 at 15:12 by Alberto Terrile / 15 Comments

1985….il campo a Iola.

L’Estate e la polvere d’oro.

 

“L’afa che giunge attraverso la corrente creata da un finestrino all’altro sembra  un phon . La radio accesa è brusio e assenza di senso quasi uno specchio per esistenze che frettolose scivolano inconsapevoli nelle età della vita per poi lasciarla all’improvviso e poco importa se è responsabilità di Dio o del  fato.

I gradini sono gli stessi che hanno visto la città grande repubblica mentre oggi danno temporaneo asilo a tossicomani che scaldano la roba nelle loro scatole di Saridon. Carlo s’è ammalato perché era di fretta e ha tirato su l’acqua nella siringa dallo scarico del cesso di una stazione ferroviaria. Qualcuno ha chiesto aiuto agli “amici” un giorno di  estate, preda del dolore generato dall’astinenza per tanti grammi consumati ogni giorno, poi ha scelto di farsi saltare la testa col fucile di Papà mentre soffocava appeso ad un calorifero. Maurizio che aveva vergogna del suo stato preferì il trave della casa di campagna in Piemonte per finirla, ricordo che stavo sdraiato su un divano quando la notizia mi raggiunse.

Sergio aveva il cuore di un settantenne nel corpo di un ragazzo di ventotto anni…un cuore affaticato dall’abuso di eroina e non dalle emozioni……

 

 

Il tempo d’estate era una sorta di rendiconto in quei primi anni ottanta impastati dall’eroina, era il momento in cui era più facile andarsene a morire tra Vico dell’amor perfetto e l’Esterina.

 

Oggi riguardo una foto fatta in quegli anni, una di quelle estati calde spolverate da una lieve brezza. Io ero oramai lontano dalle storie della mia generazione, eppure giovane, vivo e con il desiderio di realizzare tante nuove Visioni. Guardo questa immagine e capisco perché smisi di dipingere con i pennelli ed iniziai a farlo con la luce….sento ancora l’emozione di quei colori, delle ocre che nell’alba come al tramonto virano all’oro….

L’oro…..come nel mito di Zeus, che voleva possedere Danae, ma lei gli resisteva ogni volta. Allora Zeus si  trasformò in una sottile polvere d’oro. Un mattino, quando l’inserviente aprì i  tendaggi del letto di Danae, Zeus riuscì ad entrare, facendosi trasportare dai raggi del sole. Danae cercò di schermare la luce con la mano, e il suo palmo si ricoprì di polvere d’oro.

 

 

 

 

 

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15 Comments

  • chiaralice

    09/07/2006 - 15:22

    Felicissima di averti trovato!

    Reply to comment
  • contrabbubis

    09/07/2006 - 18:46

    O Zeus!!! ciao, grande Alberto, spero di vederti presto. Domani entriamo in studio e poi ti dirò. incrocio le dita…

    Reply to comment
  • albertoterrile

    09/07/2006 - 19:06

    …chissà Bruno….incrociamo tutto!!!!

    Reply to comment
  • harambee

    10/07/2006 - 11:45

    Infatti, sembra un quadro…postimpressionista.

    della luce c’è la preciisione di tonalità che sfocano una nell’altra a suggerire di ciò che si sa il riflesse…che non si sa mai del cielo e dell’erba…abbastanza… E della distanza fea occhi e cuore ed anche più giù.

    Grazie

    k.

    P. S.:

    Anche io ho smesso di dipingere, poi ho scritto,disegnato, cominciato a fotografare, cucire…

    ed adesso tutto insieme o quasi, spero…

    Reply to comment
  • PlacidaSignora

    10/07/2006 - 11:52

    Che meraviglia! Tutto, immagine e testo. :-*

    Reply to comment
  • albertoterrile

    10/07/2006 - 14:40

    …ho scritto di getto, come sempre,lasciando che la successione dei passaggi s’appoggiasse ai pensieri per come andavano palesandosi senza prefiggermi forma alcuna….è come un’istantanea che viene ricordata dai diversi momenti della vita….scrivo con lo stesso metodo con cui fotografo…ma non pretendo d’esser scrittore….porto delle immagini costituite da sensi e parole a passeggio sulla carta e sullo schermo.

    Reply to comment
  • utente anonimo

    10/07/2006 - 18:09

    a me mi sai di tanto di grande bluff. Che cos poi avresti scritto di getto…il nulla?

    Reply to comment
  • albertoterrile

    10/07/2006 - 18:57

    …ho scritto quello che ho vissuto caro Anonimo….concediti meno fretta…farai meno errori d’ortografia…….

    Reply to comment
  • Anemy

    11/07/2006 - 00:10

    Per me doloroso, ricordi passati di amici ormai andati…

    Reply to comment
  • albertoterrile

    11/07/2006 - 07:25

    …….amici andati,storie dolorose. Ho vissuto in prima persona gli anni 80,gli anni di Andrea Pazienza alla Pazienza. Qualcuno mi chiamava Zanardi, forse per il naso. Certe questioni vanno risolte e affrontate, poi se resta il tempo le si può raccontare.

    Non tutto è letteratura alla William Burroughs, o forma canzone come la declinava Lou Reed. Su certe faccende forse Trainspotting fù il film più sincero e vero….con ironia.

    Il mio punto di vista è forse più malinconico, legato ai miei modi di sentire. Ieri sera rientrando a casa ho incontrato un’amico del tempo che fù….il suo volto e gli occhi parlavano più delle parole….le “solite parole” volte a racimolare, scusa su scusa i soldi per “il fabbisogno”….non mi sembrava giusto smontare il castello di alibi che stava edificando….negli anni ho capito che nessuno può aiutare nessuno….è qualcosa che deve partire dall’interno, da risorse d’amore per sè e la vita che giorno per giorno vanno allontanandosi….perchè il tempo d’estate non è solo il sole,il bagnasciuga,le ragazze e la moto……come in certi film…ci sono altre pellicole in circolazione, che parlano di inadeguatezza, di solitudine, di incapacità nell’accettare le cose della vita per come questa ce le presenta…e di queste ho raccontato…….in poche righe….la mia lista degli assenti è molto più lunga….

    Reply to comment
  • contrabbubis

    11/07/2006 - 08:15

    Il disagio, il senso di inadeguatezza, rifiuto di integrazione, era enorme, diffuso e devastante e me lo ricordo bene come un filo che passava fra molti di noi ed in qualche maniera ci assimilava. Il tuffo, lo sguardo, la ricerca nel vuoto, aveva per ognuno un volto diverso, un percorso interno più intricato, che ci ha portato su strade a volte opposte.

    La luce per qualcuno è arrivata, a quel che pare, sebbene abbia dovuto trovare un espediente per rivelarsi, perchè le nostre resistenze sono sempre tante e questo cammino è ancora lungo per chi ha ancora impeto di cercare.

    Un caro abbraccio. Bruno

    Reply to comment
  • utente anonimo

    11/07/2006 - 20:22

    Caro anonimo rosicone, pensa che bravo è stato Alberto…scrivere sul nulla e riuscire a descriverlo abilmente con la stessa cura con cui si accarezza con gli occhi una creatura fragile, beh..concedimelo caro anonimo..è stato grandioso!

    Mariatelodicevo

    Reply to comment
  • utente anonimo

    13/07/2006 - 12:39

    Non mi fai mai pentire di passare di qua ogni tanto.

    Sublime la tua riflessione sull’altra estate, quella più amara e più sincera degli stereotipi della tv.

    Quella che non è d’oro, o che se sembra d’oro all’alba o al tramonto, non luccica…

    Non credo però che tu scriva di getto. Almeno, non voglio crederci.

    Ti saluto.

    unaltroterrile

    Reply to comment
  • utente anonimo

    13/07/2006 - 13:40

    per unaltroterrile : no che non scrive di getto, riflette, osserva, analizza, cuce insieme sensazioni e ricordi sparsi,è un attento lettore dell’anima della gente, delle cose, è un fiume in piena traboccante di parole a voce ma nella scrittura è pudico con l’innocenza d’un fanciullo a volte.

    …e non dico questo solo perchè gli volgio bene, era così anche a 16 anni!! E’ una persona autentica.

    Mariatelodicevo

    Reply to comment
  • albertoterrile

    13/07/2006 - 14:21

    …allora…se volete credermi funziona così ciò che scrivo. Parto con la prima frase….spesso è un’immagine alla quale seguono per associazione una serie di cose….rileggo dopo solo perchè odio le ripetizioni , perchè vado veloce….

    …. chi mi conosce di persona sà che ho la mitraglia in bocca..e…..non uso la borraccia infatti ho un nodulo alle corde vocali da “apnea”…..non prendo mai il respiro ed uso poco il diaframma…

    …la realtà è che le cose che faccio nascono all’improvviso…così…idem le foto….e a più riprese ho espresso il mio pensiero a riguardo….è come se fossi un’antenna che riceve determinate frequenze e le trascrive in immagine, con le parole…ed anche con i suoni..i gesti…che poi io osservi e ricordi, che maceri le cose, stivandole nell’ipotalamo è cosa vera…quanto è vero che non dimentico…nel bene come nel male…..e questo produce talvolta violenza nelle parole, quasi che un lustro fà fosse ieri….non sento il tempo nell’atto creativo e ne faccio esperienza solo quando mi trovo in uno specchio o in una foto e dico…..sono cambiato….ma di fuori….ora posto senza rileggere ….e vediamo se funziona o nò….

    Reply to comment

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