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Varie

Posted on 03/05/2006 at 09:56 by Alberto Terrile / 5 Comments


RITORNO A PIETRAFREDDA

Ho impiegato tanto tempo per comprendere cose legate alla mia vita, ai miei venti e  trent’anni e pochi giorni fa, finalmente sono tornato “uomo nuovo” a Pietrafredda, luogo magico dove decantavano le mie prime fotografie. Quel punto nel grafico della mia vita è stato determinante come scenario. Lì ho detto addio alla pittura per la fotografia, lì ho cominciato a inseguire immagini come un fanciullo con un retino corre dietro alle farfalle. A Pietrafredda ho fatto lo zio, mi sono ubriacato, ho sentito cantare il gallo e ho creduto d’essermi smarrito in un libro a quattro mani scritto da Herman Hesse e Peter Handke.

Immobile in un prato sotto la pioggia nella posizione del loto, intorpidito dal dolore e dalle sostanze ho creato un “bozzolo” che nel tempo ho dovuto sgretolare. Sono tornato e ho ritrovato la magia di quella casa,di chi l’abita e di coloro che semplicemente la percorrono. La musica e il pianoforte al piano terra,la cucina tutta in legno e le finestre dalle quali vedevo Simone giocare. Le scale di un film e il lungo corridoio dove Giovanna posava per me. Il bagno con la vernice azzurra e le sedie rosse.

Ora sono pronto a ricominciare dove avevo tralasciato nel 1992, perché ciò che faccio, intanto non ha il senso del tempo.

Alberto fotografato da Luca a Pietrafredda 1980 circa.

Caro Alberto, mi fa molto piacere … poter ancora guardare attraverso 
i tuoi occhi e mischiare i nostri
sguardi attraverso "immagini"  … nella loro dimensione universale, 
erano e resteranno, per sempre, interiori.
Il presente nella sua fugace e abbagliante concretezza si trasforma in 
sogno e immediatamente svanisce. Cogliere con gioia e tormento il 
meraviglioso stupore davanti a questo svanire, forse, si avvicina a 
quello che fai con una "immagine" fotografica,  evocazione simbolica 
dell’immagine interiore. In questo senso, il fotografare mi sembra 
ancora un genuino cammino interiore, proprio come una pratica 
devozionale, uno yoga  o un "gioco" del fluire. Fissare cosi’ 
esattamente cio’ che esiste in un’immagine e’ come renderla una 
divinita’ fuori dal tempo restituendo anche interamente la sua 
transitorieta’ alla coscienza che si aggrappa al tempo presente, 
passato o futuro. Paradossalmente, lo sguardo fisso verso la 
fuggevolezza, consente di svuotare le "immagini" di  contenuti e 
lasciarle religiosamente riposare nella loro eternita’ istantanea, 
vuote.

Questo ho sempre pensato davanti ai tuoi "angeli" come a molte tue 
splendide immagini.
      Grazie e a presto, Luca.

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5 Comments

  • utente anonimo

    03/05/2006 - 11:11

    ….è scattata la lacrimuccia…grazie, a tutti e due, per tutto. Ci sono immagini “interiori” che restano indelebili e impermeabili al tempo, conservate intatte dentro di noi.

    Baci

    Mariatelodicevo

    Reply to comment
  • contrabbubis

    03/05/2006 - 12:23

    Mammamia!!!!E’ un anno che cerco qualcosa di Luca e di Pietrafredda!!!

    Ma dove sta? che fa?? come gli va???

    Cercando sul web Pietrafredda non esiste: stavo pensando che fosse un sogno. Ho passato lì un periodo fra i + formativi della mia vita musicale e non con quei compagni d’avventura.

    Grazie delle tue tracce.

    Presto ci risentiremo.

    Fai avere i miei saluti e la mia mail a Luca, please.

    Reply to comment
  • contrabbubis

    03/05/2006 - 16:50

    Per me il libro di Pietrafredda è stato: “L’autunno del Patriarca” di Garcia Marquez.

    Reply to comment
  • Krtek

    04/05/2006 - 20:21

    tagliente..nell’ animo..

    ora ci sono pure io alberto..

    Reply to comment
  • harambee

    04/05/2006 - 23:16

    “Cogliere con gioia e tormento il

    meraviglioso stupore davanti a questo svanire…”

    ci avvicina all’essere quel niente inseparato che si rivela inaeparato ai bambini, ai pazi, a…

    a così lo sguardo perdendo l’immagine trova là quello dell’universo … l’immagine dell’universo stesso riposa, si perde fra sonno e veglia…rinasce per noi e di nuovo si perde…oppure sta ferma immobile, impersscrutabile elimpida nel suo mistero.

    D’ombra e di luce

    Che meraviglia qui…!

    un abbraccio

    k.

    Reply to comment

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OGGI 15 SETTEMBRE ALLE ORE 17 - QUARTOPIANETA FEST OGGI 15 SETTEMBRE ALLE ORE 17 - QUARTOPIANETA FESTIVAL 11 EDIZIONE-INDIFFERENZA
 
LE BOTANISTE 1994
 
 
Quando Alberto mi chiese, mesi fa, un contributo per LA LUNGA STRADA DI PER PAOLO PASOLINI pensai a questo lavoro mai esposto ( quindi inedito) del 1994.
 
In 5 immagini sfilano alcune delle mie influenze/suggestioni : CARAVAGGIO, LA PITTURA BAROCCA, DEREK JARMAN , COCTEAU,PASOLINI.
 
Procedo a braccia larghe nella mia esistenza, perchè desidero portar con me chi mi è caro.
 
Vado avanti con AMORE E ENTUSIASMO.
 
Sono trascorsi 28 anni dagli scatti e mi sembra che tutto sia accaduto da poco, qualche mese fa potrei dire...
 
I fatti cronologici della vita dimostrano l'esatto contrario.
 
Non importa, io sono lì in quell' ALLORA come sono QUI oggi .
 
L'entusiasmo tiene a discapito del peggiore momento storico io possa aver infilato ( proprio come un tunnel ) in 61 anni di vita.
 
Nella mia carriera ho esposto prevalentemente in musei o spazi alternativi rispetto alle classiche "gallerie" ( con cui comunque ho avuto e ho rapporti).
 
Con l'ex ospedale psichiatrico ho un rapporto che comincia nel 1988 .
 
Sempre a Quarto tra il 1994 e il 1997 ho realizzato alcuni pezzi del mio work in progress NEL SEGNO DELL'ANGELO.
 
Spero di vedervi A QUARTO/EX OSPEDALE PSICHIATRICO Via Maggio 4 oggi pomeriggio alle 17...
#albertoterrile #albertoterrilefineartphotography #opening #inauguraziome #quartopianetafestival #quartopianetagenova #lebotaniste
LE BOTANISTE GIOVEDI 15 SETTEMBRE ALLE ORE 17 LE BOTANISTE
 
 
GIOVEDI 15 SETTEMBRE ALLE ORE 17 all'EX OSPEDALE PSICHIATRICO DI QUARTO IN VIA GIOVANNI MAGGIO 4, PRESENTERO' UN LAVORO INEDITO
 
LE BOTANISTE 1994 Les Aigues Vives, FR
 
 
Allego un breve estratto dal testo che ho scritto per raccontare il lavoro e il clima in cui vide la luce
 
 
"Scompigliati dal Mistral, con le bocche profumate di anice abitavamo una sorta di magico sogno di mezza estate.
Vivevamo tutti nella tenuta sita nella zona di Aigues-Vives, c'erano pittori, danzatori e coreografi, molti musicisti e un fotografo.
Si parlava prevalentemente il Francese e lo Spagnolo.
La masseria viveva un continuo andirivieni di persone, alcuni si portavano appresso la famiglia. C'erano quindi anche parecchi bambini che divennero ben presto soggetto di molte mie fotografie.
Mangiavamo tutti assieme nel patio di Jackie e Angele, ci scambiavamo esperienze e condividevamo progetti lontani anni luce dalla dimensione attuale così sporca di autoreferenza e traghettata ogni dove da internet.
Ognuno manteneva le sue radici culturali e il suo approccio creativo per arricchire l'altro e mai per scavalcarlo.
Ero stato soprannominato "il piccolo italiano". Sempre pronto a documentare fotograficamente persone, luoghi, eventi o a duettare con il mio set d'armoniche e la voce con i musicisti che passavano di là."
( continua)
 #albertoterrile #albertoterrilefineartphotography #archive #1994 #cocteau #pasolini #bacco #dioniso #dedicato #ispirato #mostra #opening #lalungastradadipasolini
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L’ ACQUA NELLA CARRIOLA Estate 2022 #albertote L’ ACQUA NELLA CARRIOLA 
Estate  2022
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TRATTENERE Se il quadro è una copia della cosa TRATTENERE
 
Se il quadro è una copia della cosa raffigurata, allora la fotografia ha un fondamento più autentico che racchiude in sé qualcosa di «magico» dell’oggetto. La fotografia coglie, trattiene ed esprime la riverberazione della magia che l’oggetto suscita. In una parola, scrive Susan Sontag, mentre il quadro raffigura, la fotografia acquisisce.

Attraverso la fotografia, ci impossessiamo dell’oggetto per sostituzione. Se comprendiamo questo, allora riusciamo a spiegarci il senso di unicità che si accompagna a certe fotografie: quelle, cioè, che trattengono momenti, cose o persone non più presenti. 

Quest'estate ho percorso più volte il tratto di strada che la foto del 2005 mostra.
Da decenni transito da ambo i lati di quella via ma preferisco il senso impresso dalla foto. Per me, quella direttiva che vede Casa Morsiani sulla sinistra significa arrivare a casa, la casa in mezzo ai monti di Iola.

Gli alberi non ci sono più. Sono stati tagliati. Il mio sguardo si duole al pari del cuore.
La ragazza esiste. Oggi è una donna, una mamma.
La stampella apparteneva a mia zia Elena scomparsa da tempo.

#albertoterrile #albertoterrilefineartphotography #susansontag #ealterbenjamin #riflessionifotografiche #tempo #mutamenti #strada #stampella #2005
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