Alberto Terrile
Sono una “macchina sensibile”, il mio carburante sono le emozioni. Attraverso i sensi inspiro: prospettive, fisionomie e comportamenti.
Tutto diviene memoria.
Assumo una scena semplicemente osservandola e questa finirà per appartenermi. Amo rendere visibile l’invisibile, cogliere l’essenza delle cose attraverso le forme del mondo.