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Il Lago
The Lake – Ray Bradbury 1944 Ritagliarono il cielo a mia misura e lo gettarono sul lago Michingan, misero sulla sabbia gialla dei bambini con una palla che rimbalzava, un genitore scontento, e me che uscivo dalle onde per trovare questo mondo molto squallido e bagnato. Corsi sulla spiaggia. La mamma mi dette una… Per saperne di più
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Andare a Primavera
Lo sguardo si leva dalla pagina per fermarsi su un piccolo frammento di mondo sporcato dal vetro. Uno stormo di rondini graffia il cielo ora rivolto a primavera, come il colletto di una camicia recuperato dalle dita di un abile sarto. L’argento del torrente sembra un vecchio termometro rotto, il pianto si fa sorgente e… Per saperne di più
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Quattordici anni
1975 sul monte Vacca A quattordici anni entrai al liceo artistico, era il 1975 . Avere quattordici anni allora era diverso rispetto a oggi. Internet non esisteva, studiavi sui libri e ciò che catturava il tuo interesse, era da snidare e implicava l’azione di “uscire di casa” . Andavo al cinema, frequentavo i… Per saperne di più
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L'unico maestro che ho avuto
Mi insegnò a guardare il mondo strisciando tra l’erba come fossi un animale. Sperimentò tutto con ogni mezzo, dagli stati di coscienza alterata al cinema sperimentale sino al matricidio. Visse il manicomio criminale prima e l’ospedale psichiatrico poi. Questo scatto in dia Ektachrome 64 è stato fatto al tramonto col suo volto illuminato da una… Per saperne di più
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TERRILE : La costruzione di una piccola vita
Quando ero bambino ricordo mio padre che con una punta d’ orgoglio mi mostrava quante pagine dell’elenco telefonico fossero zeppe di persone che portavano per cognome “Terrile”. Dalla A alla Zeta era tutto un fitto elenco di nomi in colonnine cui faceva seguito quel cognome. Ancora oggi è vivido in me l’eco dalle erre arrotate… Per saperne di più
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Modalità
“Se hai un disagio di vivere, tu ti domandi questo disagio da dove deriva. Può darsi che derivi dal fatto che sei appunto in battaglia, perché cambiare non è un adattamento, perché l’adattamento spegne il fuoco. Tu non hai più fuoco, ti sei adattato. Quindi il tuo disagio non ti esprime, non elimina le malinconie… Per saperne di più
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L'essenziale per me…
L’essenziale per me…sarebbe…la luce, il colore in casa, un the, del cibo se avrò fame e l’occorrente per uscire a fotografare……poi ti accorgi che per poter servire la tua vocazione devi lavorare e pure tanto….per cui…ancor prima della luce …IL TEMPO (fotografico e non) ! Per saperne di più
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Non riesco più a scrivere parole….
1980 Pietrafredda Fatico a stendere pensieri: troppo polemico, no. troppo malinconico,no. Fotograferei e BASTA. Lo faccio. Poi penso a tre grossi lavori finiti. Tre anni di lavoro.Tre possibili libri. Ascolto le risposte sempre uguali : NON CI SONO SOLDI. NON E’ IL MOMENTO. Gli editori oggi sono delle STAMPERIE che si fanno pagare dai fotografi,… Per saperne di più
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Vorrei che non mi chiamasse "nonnina"… In – dimenticabile Shibata Toyo
Al mio dottore Vorrei che non mi chiamasse “nonnina” e che non mi rivolgesse stupide domande quali “Che giorno è oggi? Quanto fa 9 + 9?” “Signora Shibata le piacciono le poesie di Saijo Yaso? Cosa pensa del governo Koizumi? Queste sono le domande che mi renderebbero felice! Alcune immagini da In – dimenticabili… Per saperne di più
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Franco Piavoli
Franco Piavoli Laureato in legge, esercita per alcuni anni la professione di avvocato. Realizza il documentario Stagioni nel 1961; in seguito abbandona l’avvocatura per insegnare in un istituto tecnico e dedicarsi al lavoro di documentarista. Dopo aver realizzato altri documentari (Domenica sera, Emigranti, Evasi), nel 1983 si mette in luce nel panorama cinematografico internazionale nel… Per saperne di più