Lamberto
Chiavari // Casa Morando
Maggio 2014
“Se vedi una persona saggia, va presto da lei; il tuo piede logori i gradini della sua porta”. Siracide 6,36
Questa notte mi sono svegliato all’improvviso, qualcosa mi faceva sentire “diviso”. Credimi, non era una questione relativa all’ io disgiunto dal corpo…molto più semplicemente avvertivo la tua appartenenza ad un altro mondo.
Giorni fa pioveva, avevo acceso il camino per scrollarmi l’umido di dosso. Mi misi al computer per ordinare le scansioni di ventiquattro rulli fatti con l’X PAN…e ho trovato questa tua fotografia. Sarei in vacanza ma, come ben sai, perché è capitato di discuterne nella tua stanza usando delicate parole relative all’atto del fotografare, “ci sono momenti in cui avverto una chiamata”.
Sai, anche qui vicino c’è una residenza per anziani, ma la gente per facilità usa parole come “ricovero”, “ospizio”, nomi che mi pungono come rovi, nomi per me brutti. Ho incontrato il direttore proprio due domeniche fa e gli ho chiesto se era possibile assistere alle attività, incontrare gli anziani…ritrarli. Mi ha detto di sì. Alcuni dei miei piccoli progetti fotografici sono come il mal d’Africa, sai?
Questa notte mi sono svegliato all’improvviso, qualcosa mi faceva sentire “diviso”, avvertivo la tua appartenenza a un altro mondo.
Un abbraccio forte da me, Rosanna e Mariagrazia
Realizzata con: Hasselblad X Pan con ottica 30mm
Pellicola: Kodak T Max 400
Anno: 2014
Luogo: Chiavari // Casa Morando
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