John Turturro
Genova
18 ottobre 2010
Ritraggo persone da oltre trentasette anni. Ritraggo personaggi famosi dal 1993.
Ciò che mi interessa maggiormente è andare oltre la soglia, oltre il velo che
corrisponde all’immagine stereotipa che tutti e a maggior ragione i personaggi
pubblici, mettono in scena.
“Il volto è una rivelazione, incompleta e passeggera, della persona. Nessuno ha
mai visto direttamente il proprio volto; lo si può conoscere soltanto riflesso nello
specchio o per mezzo di una fotografia. Il volto non è dunque fatto per sé stessi,
ma per l’altro o per Dio: è un silenzioso linguaggio ; è la parte più viva e più
sensibile (sede degli organi dei sensi) che, nel bene e nel male, presentiamo agli
altri. E’ l’Io intimo, parzialmente denudato, infinitamente più rivelatore di tutto
il resto del corpo.” Max Picard “ Il rilievo delle cose” Servitium editore.
Ecco quindi che John Turturro, l’indimenticabile Jesus nel GRANDE LEBOWSKI
Il personaggio famoso è abituato a essere ritratto quindi spesso attinge al suo
repertorio d’espressioni tipo per le quali è conosciuto , mette in scena le sue
maschere.
Se invece il soggetto non si accorge del mio obiettivo i suoi turbamenti o pensieri
disegnano un’espressione a noi meno nota…perchè cade il velo sul quale riluceva
il personaggio…
Per me questa immagine avvicina il vero John Turturro essendo un’istantanea di
quella giornata, quindi un’immagine non posata.
Le foto di backstage sono di Ilaria Caprifoglio
Realizzata con: Canon Eos Mark III Hasselblad 500 CM
Pellicola: Kodak T Max 400
Anno: 2010
Luogo: Genova
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