I vivi e i morti
Carisbrooke / Isle of Wight
1 Agosto 2013
Una cosa che mi scandalizza è il modo con cui i cristiani parlano dei loro defunti. Li chiamano morti; non sono stati capaci di rinnovare il povero vocabolario umano su un punto che tutta via tocca i doni essenziali della fede. Morti! Si va ad assistere a una messa per i morti! Si va al cimitero a portare fiori ai morti, si prega per i morti! Come se essi non fossero miliardi di volte più vivi di noi! Come se la verità fondamentale annunciata dal Prefazio della Messa dei defunti “vita mutatur, non tollitur”, la vita è cambiata, non è tolta, fosse in se stessa una verità morta, incapace di fecondare e di trasformare il modo comune di concepire e di parlare.
J. Maritain Le cose del cielo
La morte non è niente
Sono solamente passato dall’altra parte:
è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato,
che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce,
non assumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Prega,
sorridi,
pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente,
solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano,
sono dall’altra parte,
proprio dietro l’angolo.
Rassicurati,
va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore,
ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere,
se mi ami:
il tuo sorriso è la mia pace.
Sant’Agostino
Realizzata con: Canon Eos Mark III
Pellicola: //
Anno: 2013
Luogo: Carisbrooke / Isle of Wight
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