Emilio D’Alessandro
Toscana
18/01/2013 ore 20:13
Emilio D’Alessandro/ La grandezza dell’ umiltà
L’uomo oggi ha dimenticato che le cose gli sono state donate non solo affinchè egli
possa realizzarsi ma anche per permettere alle cose di realizzarsi. Le cose
vogliono diventare più chiare a se stesse grazie all’uomo e la loro bellezza è un
appello rivolto all’uomo affinchè vada loro incontro e aggiunga alla loro bellezza
intrinseca l’altra bellezza, quella che emana dalla verità che all’uomo è dato
scoprire nelle cose. Max Picard
I grandi artisti sono “semplicemente “degli esseri umani che hanno scelto di
consacrare la loro vita riscrivendo l’universo. Uomini e donne con una vocazione.
Spesso sono un vero e proprio “MISTERO” per chi li ammira e mitizza. Chi opera
mitizzazione, ancor prima di stupirsi di fronte alle rivoluzioni stilistiche e
sintattiche, crea distanza tra sé e l’altro mettendolo su un piedistallo.
Ogni essere umano è dotato di uno o più talenti, sono dei doni (le capacità, l’
intelligenza, forme della sensibilità), che ognuno deve migliorare e utilizzare anche
per il bene del prossimo. Ogni essere umano è un grande mistero.
Dietro a ogni grande uomo o al fianco di ogni grande essere umano ce ne sono
sempre altri (egualmente importanti) , si notano meno perché agiscono nell’ombra,
l’ombra del monumento edificato dai critici, dai fans, dall’immaginario collettivo.
Emilio D’Alessandro ha lo sguardo buono, dolce e profondo e per trent’anni è stato
l’assistente factotum di Kubrick, ma lui volle da subito che lo si chiamasse Stan.
Come sostiene Julian Senior, Emilio “riuscì a portare nella vita di Stan un oceano di
calma e ordine” con il suo carattere fatto di bontà, profonda etica del lavoro ma
soprattutto organizzazione e autocontrollo imparati quando correva sui circuiti
automobilisti. Due esseri perfettamente complementari: uno indispensabile
all’altro.
Leggere il testo “Stanley Kubrick e me” in collaborazione con Filippo Ulivieri (
Saggiatore) e incontrare di persona Emilio spiega molte cose sulla reale grandezza
di certi personaggi, in primis l’umiltà e la cortesia. “Stan mi chiedeva le cose
sempre per cortesia e io ero felice di accontentarlo, mi bastava guardare quel bel
sorriso che ti faceva…ti ringraziava dal cuore”
Al di là del mito, dei saggi verbosi, delle mille analisi di saccenti critici le grandi e le
piccole opere/azioni, si fanno prima di tutto col cuore.
Come chiunque sono ben lontano dall’aver capito il mistero ma una cosa mi è
chiara Emilio (D’Alessandro) ha un cuore immenso.
nb: testo scritto a seguito del nostro incontro nel 2013
IL FILM SU KUBRICK – EMILIO D’ALESSANDRO
Realizzata con: CANON EOS MARK III
Pellicola: //
Anno: 2013
Luogo: Toscana
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