Ben Vautier
Nizza 1991
1991
Dopo due/tre giri di Pastis, offerti dal Maestro alle 10 del mattino,iniziai a ritrarlo….
Benjamin Vautier
Benjamin Vautier è un artista francese di origini italo-svizzere, nato il 18 luglio del 1935 a Napoli.
Vautier fece parte dell’avanguardia post-moderna e fu uno dei fondatori del gruppo Fluxus. Il suo lavoro è molto vicino al “lettrismo”, movimento artistico teorizzato da Isidore Isou, che consiste da una parte nella “decostruzione del linguaggio ridotto all’insieme delle lettere e dei segni”, dall’altra nel “disfacimento della forma e della pittura trasformata in poliscrittura”. Vautier è considerato oggi uno dei protagonisti della rivoluzione delle arti figurative degli anni ’70.
Durante i primi anni della sua carriera, l’artista decise di seguire lo stile dell’appropriazione dell’oggetto quotidiano da parte dell’artista, teorizzato da Marcel Duchamp, firmando qualsiasi utensile anonimo gli capitasse sotto le mani.
Dal 1962 al 1970 partecipò ai festival internazionali Fluxus con diverse azioni in stile dada. In questi anni si definì come il promotore di una nuova tendenza pittorica, la “Figuration libre”.
Tra le performance degli anni ’60 ricordiamo quella in cui Vautier espose sè stesso per due settimane nella vetrina della Gallery One di Londra, quando mise in vetrina una portinaia alla parigina Galerie Zunini di Parigi e quando l’artista si fece filmare mentre insultava i suoi spettatori.
Vautier acquistò la notorietà alla fine degli anni ’60 con le sue particolari “scritture”, caratterizzate da diverse forme e dipinte su vari supporti. La connessione tra le parole e il pensiero divenne così la base teroica delle sue opere d’arte, mentre il grafismo e la scrittura divennero il marchio identificativo dell’artista.
Nel corso della sua carriera, Vautier realizzò composizioni pittoriche basate sulla contaminazione della scrittura in acrilico con delle icone prese dai fumetti popolari francesi.
Durante gli anni ’90 l’artista realizzò una serie di totem assemplando diversi di oggetti su pali e i cosiddetti “Oiseaux”: composizioni di elementi tradizionali realizzate con vari elementi di uso comune che prenono la forma di uccelli (nel 1991).
Nel “Muro delle parole” (1995) Ben Vautier riproduce i suoi principali “quadri-scrittura” realizzati a partire dagli anni ’60 su circa 300 placche metalliche e le dispone lungo la superficie della facciaa della scuola d’Arte della citta di Blois, in Francia. Le frasi, simili a un’insegna pubblicitaria, coinvolgono i passanti interrogandoli sui diversi concetti espressi dalle parole.
Nel 2005 realizzò la performance “Piccolo concerto fluxus per mangiare”, nella quale decise di disegnare sulla tela usando al posto del pennello la sua nuca sporca di uova. Nell’azione compose anche musiche casuali con barattoli di yogurt e piatti, e fece entrare i visitatori in un locale nero disseminato di scritte rosse: il luogo del digiuno.
Altri tre miei scatti di quel giorno…
Realizzata con: Hasselblad 500 CM
Pellicola: Kodak T Max 400
Anno: 1991
Luogo: Nizza
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