Navigation
  • Home
  • Alberto Terrile
    • Premi
    • Video e interviste
  • Mostre
    • Collettive
    • Personali
  • Blog
  • Portfolio
  • Contatti
Site logo
  • Home
  • Alberto Terrile
    • Premi
    • Video e interviste
  • Mostre
    • Collettive
    • Personali
  • Blog
  • Portfolio
  • Contatti
Site logo
  • Home
  • Alberto Terrile
    • Premi
    • Video e interviste
  • Mostre
    • Collettive
    • Personali
  • Blog
  • Portfolio
  • Contatti
  • EN
  • FR
  • GE
  • £
  • €
  • $

Idelmo

Home / Projects / Idelmo
Torna alla pagina precedente

Idelmo

Genova

1996

“Voglio vivere così, col sole in fronte…sì sì sì. “

Da via Romana, il mattino presto arrivava un ometto distinto cantando questa canzone. Abitava nei quartieri popolari che hanno rosicchiato la collina dove da bambino giocavo, quartieri dove vivevano persone modeste e i soliti noti, gli “amici”di partito, gente che aveva ottenuto una casa popolare attraverso  amicizie all’italiana, lo capivi dal fatto che una persona che dichiara un reddito bassissimo non può avere una  mercedes ultimo modello parcheggiata sotto casa.

L’omino scendeva di fretta la crosa, cantava e varcava la soglia della latteria sorridendo e come se fosse a Buckingham Palace ordinava con blasone il primo marsala all’uovo. Nel breve tempo di quattro bicchieri bevuti senza neppur respirare la  sua mano smetteva di tremare, lui  ti guardava come tutto fosse normale e sorrideva.

La gente correva al bus per andare in ufficio mentre lui iniziava il rosario dei bianchetti conditi da barzellette e storie di vita. A differenza di altri suoi compagni di sventura (oggi tutti morti) non lo prendevo in giro , conoscevo i suoi dolori , mi ero fatto raccontare la storia della sua vita.

Era un omino buono, sensibilissimo , fragile come un cristallo con i suoi capelli che tradivano un rosso carota di tanto tempo fa.

All’allievo che gli chiede se esiste il paradiso, il maestro Paracelso risponde dicendogli che il paradiso esiste ed è questa nostra Terra. Ma esiste anche l’inferno, e consiste nel non accorgersi che viviamo in un paradiso .(Jorge Luis Borges)

 Quanti Angeli caduti ho incontrato sul mio cammino. Bevevamo assieme i nostri veleni parlando del tempo che si guastava, dell’avidità della gente, le giornate sembravano tutte uguali invece  erano giornate tutte in discesa.

Ernest Hemingway, F. Scott Fiztgerald , Dylan Thomas, Jack London hanno raccontato l’abisso da dentro, altri meno fortunati e non creativi ci sono precipitati, pochi da ambo le parti  ne sono usciti camminando con i propri piedi.

Un giorno decisi di ritrarlo, eravamo in latteria, lui col suo bianchetto, forse il ventesimo, io con la mia vodka. Salimmo in casa, entrò a fatica nell’ascensore, lo sorreggevo, ridevamo del modo assurdo in cui credevamo di vivere, in realtà stavamo morendo…forse lui ne era consapevole ma s’era arreso mentre io lo capii il 12 aprile del 1999 e misi definitivamente, non senza immane fatica, il tappo alla mia bottiglia.

Secondo una terminologia tecnica “sono sobrio mentre   per il mondo più scuro, quello della vita di strada oggi “sono  finalmente pulito”.

Dolce Idelmo con gli occhi che roteavano perché vedevi triplo, dolce Idelmo sempre pronto a cantare canzoni nel tuo impermeabile beige come quello del tenente Sheridan. Rivedo le tue efelidi e riascolto quella voce che usavi per raccontare mille storie di vita. Storie di infinita tristezza e disagio che con te divenivano “novelle brevi” degne del miglior Raymond Carver (grande scrittore,grande bevitore).

5136_1158248110132_7236630_n

Ricordo che quando nel 96 ricevetti lo standard d’eccellenza al Kodak European Gold Award e la tua foto venne pubblicata su una rivista del settore preda di esaltazione mostravi orgoglioso a tutti la copia che ti avevo regalato. Eri felice  perché un altro povero alcolizzato come te aveva avuto l’idea di farti una bella foto.

Oggi provo compassione ma anche rabbia  di fronte a coloro che si credono i nipotini o i cugini  di Charles Bukowsky , gente che cita a man bassa le sue frasi sull’alcol, sulle bottiglie di vino bianco dolce, sulle confezioni da sei di birra  per dare “un senso” alle ubriacature del mercoledì o del weekend. Scomodano scrittori , registi e musicisti famosi schiavi dell’alcol. Tutta gente oggi morta malamente, lasciando però romanzi, novelle, canzoni e grandi pezzi di giornalismo.

Voi  invece cosa è che lasciate?

“Pozze di vomito, cocci di vetro e qualche pisciata sulla serranda di un esercizio chiuso”.

 

 

 

 


Realizzata con: Mamiya RB 67
Pellicola: Kodak T Max 400
Anno: 1996
Luogo:
Genova

Recent Works

View large More details
Artisti / Musica

Gianni Maroccolo

...
View large More details
Allestimenti Mostre

Dromos Festival / Lucciole

...
View large More details
Antropologia e Miti

MEDUSA OGGETTO DI TIMORE O DI PIETA’?

...
View large More details
Allestimenti Mostre

Eros & Thanatos

...
View large More details
Interviste, La mia piccola storia-memorabilia

Frigidaire

...
View large More details
Luoghi

Via Otis Redding

...
View large More details
Interviste, La mia piccola storia-memorabilia

Montese notizie

...
View large More details
Interviste, La mia piccola storia-memorabilia

Compost

...

Leave a reply Annulla risposta

Your email address will not be published. Required fields are marked

Potete seguirmi anche sul mio canale
Solid_color_You_Tube_logo


Condividi questa pagina sui Social:

Per informazioni scrivere a:
info@albertoterrile.it

albertoterrile

OGGI 15 SETTEMBRE ALLE ORE 17 - QUARTOPIANETA FEST OGGI 15 SETTEMBRE ALLE ORE 17 - QUARTOPIANETA FESTIVAL 11 EDIZIONE-INDIFFERENZA
 
LE BOTANISTE 1994
 
 
Quando Alberto mi chiese, mesi fa, un contributo per LA LUNGA STRADA DI PER PAOLO PASOLINI pensai a questo lavoro mai esposto ( quindi inedito) del 1994.
 
In 5 immagini sfilano alcune delle mie influenze/suggestioni : CARAVAGGIO, LA PITTURA BAROCCA, DEREK JARMAN , COCTEAU,PASOLINI.
 
Procedo a braccia larghe nella mia esistenza, perchè desidero portar con me chi mi è caro.
 
Vado avanti con AMORE E ENTUSIASMO.
 
Sono trascorsi 28 anni dagli scatti e mi sembra che tutto sia accaduto da poco, qualche mese fa potrei dire...
 
I fatti cronologici della vita dimostrano l'esatto contrario.
 
Non importa, io sono lì in quell' ALLORA come sono QUI oggi .
 
L'entusiasmo tiene a discapito del peggiore momento storico io possa aver infilato ( proprio come un tunnel ) in 61 anni di vita.
 
Nella mia carriera ho esposto prevalentemente in musei o spazi alternativi rispetto alle classiche "gallerie" ( con cui comunque ho avuto e ho rapporti).
 
Con l'ex ospedale psichiatrico ho un rapporto che comincia nel 1988 .
 
Sempre a Quarto tra il 1994 e il 1997 ho realizzato alcuni pezzi del mio work in progress NEL SEGNO DELL'ANGELO.
 
Spero di vedervi A QUARTO/EX OSPEDALE PSICHIATRICO Via Maggio 4 oggi pomeriggio alle 17...
#albertoterrile #albertoterrilefineartphotography #opening #inauguraziome #quartopianetafestival #quartopianetagenova #lebotaniste
LE BOTANISTE GIOVEDI 15 SETTEMBRE ALLE ORE 17 LE BOTANISTE
 
 
GIOVEDI 15 SETTEMBRE ALLE ORE 17 all'EX OSPEDALE PSICHIATRICO DI QUARTO IN VIA GIOVANNI MAGGIO 4, PRESENTERO' UN LAVORO INEDITO
 
LE BOTANISTE 1994 Les Aigues Vives, FR
 
 
Allego un breve estratto dal testo che ho scritto per raccontare il lavoro e il clima in cui vide la luce
 
 
"Scompigliati dal Mistral, con le bocche profumate di anice abitavamo una sorta di magico sogno di mezza estate.
Vivevamo tutti nella tenuta sita nella zona di Aigues-Vives, c'erano pittori, danzatori e coreografi, molti musicisti e un fotografo.
Si parlava prevalentemente il Francese e lo Spagnolo.
La masseria viveva un continuo andirivieni di persone, alcuni si portavano appresso la famiglia. C'erano quindi anche parecchi bambini che divennero ben presto soggetto di molte mie fotografie.
Mangiavamo tutti assieme nel patio di Jackie e Angele, ci scambiavamo esperienze e condividevamo progetti lontani anni luce dalla dimensione attuale così sporca di autoreferenza e traghettata ogni dove da internet.
Ognuno manteneva le sue radici culturali e il suo approccio creativo per arricchire l'altro e mai per scavalcarlo.
Ero stato soprannominato "il piccolo italiano". Sempre pronto a documentare fotograficamente persone, luoghi, eventi o a duettare con il mio set d'armoniche e la voce con i musicisti che passavano di là."
( continua)
 #albertoterrile #albertoterrilefineartphotography #archive #1994 #cocteau #pasolini #bacco #dioniso #dedicato #ispirato #mostra #opening #lalungastradadipasolini
DOMENICA ( diario ) Dopo un venerdì notte inson DOMENICA ( diario )
 
Dopo un venerdì notte insonne, tra luna piena e piccoli drammi famigliari, sorseggio un caffè sul bordo del mattino .
 
Apprendo la notizia di un altro amico che se ne è andato.
 
Scampoli di una gioventù che fu.
 
La generazione X perde lentamente i suoi personaggi.
 
...come denti in una grande bocca affetta da malattia paradentale ...
 
 
Questo non è il migliore dei mondi possibili, allo stesso modo, è l’unico mondo che abbiamo a disposizione.
 
A volte si avverte stanchezza, altre volte dispiacere ma non dimentichiamo che spetta soltanto a noi impegnarci e lottare per far sì che questo mondo non si trasformi nel peggiore possibile.
 
Le immagini della serie LE BOTANISTE per la mostra del 15 Settembre 2022 su PIer Paolo Pasolini sono pronte.
 
Le fotografie arrivano direttamente dal 1994 con un EURONIGHT dalla Provenza, un Intercity che fa servizio internazionale notturno, per le coincidenze... rivolgetevi alla mia testolina .
 
Chiudiamo con Anais...
 
 
"Se non avessi creato il mio mondo, probabilmente sarei morta in quello degli altri". Anais Nin

#albertoterrile #albertoterrilefineartphotography #exmanicomioquarto #imfi #albertocerchi #festival #opening #mostra #inaugurazione #amicomorto #loss ##domenica
L’ ACQUA NELLA CARRIOLA Estate 2022 #albertote L’ ACQUA NELLA CARRIOLA 
Estate  2022
#albertoterrile #albertoterrilefineartphotography #carriola #lavoricampagna #staccarelaspina #tonificarsi #alternativealdelirioquotidiano #scuolachenonmipiacepiu
TRATTENERE Se il quadro è una copia della cosa TRATTENERE
 
Se il quadro è una copia della cosa raffigurata, allora la fotografia ha un fondamento più autentico che racchiude in sé qualcosa di «magico» dell’oggetto. La fotografia coglie, trattiene ed esprime la riverberazione della magia che l’oggetto suscita. In una parola, scrive Susan Sontag, mentre il quadro raffigura, la fotografia acquisisce.

Attraverso la fotografia, ci impossessiamo dell’oggetto per sostituzione. Se comprendiamo questo, allora riusciamo a spiegarci il senso di unicità che si accompagna a certe fotografie: quelle, cioè, che trattengono momenti, cose o persone non più presenti. 

Quest'estate ho percorso più volte il tratto di strada che la foto del 2005 mostra.
Da decenni transito da ambo i lati di quella via ma preferisco il senso impresso dalla foto. Per me, quella direttiva che vede Casa Morsiani sulla sinistra significa arrivare a casa, la casa in mezzo ai monti di Iola.

Gli alberi non ci sono più. Sono stati tagliati. Il mio sguardo si duole al pari del cuore.
La ragazza esiste. Oggi è una donna, una mamma.
La stampella apparteneva a mia zia Elena scomparsa da tempo.

#albertoterrile #albertoterrilefineartphotography #susansontag #ealterbenjamin #riflessionifotografiche #tempo #mutamenti #strada #stampella #2005
Carica altro… Segui su Instagram

ALBERTO TERRILE | Fine Art Photography
© 2021 – Tutti i diritti riservati | Cookies – Disclaimer

Via G. Bandi 32/20 - 16148 Genova Italia
Tel. +39 0103770474 - P.Iva 02710250107

Ricerca

Usa questo modulo per trovare le cose che cerchi su questo sito